E’ un Beppe Grillo scatenato quello che si presenta per lo ‘sfiducia day’, davanti al Parlamento siciliano.
“La mafia è stata corrotta dalla finanza, prima aveva una sua condotta morale e non scioglieva i bambini nell’acido. Nelle associazioni a delinquere non ci sono ormai più delinquenti, ma imprenditori, affaristi e magistrati. Non c’è differenza tra un uomo d’affari e un mafioso, fanno entrambi affari: ma il mafioso si condanna e un uomo d’affari no”.
“Bisognerebbe quotare la mafia in Borsa e se si investe si guadagnerebbe – continua l’ex comico – . Non dovrei dire queste cose, vedrete domani i giornali titoleranno che Grillo inneggia alla mafia”.
Beppe Grillo, in Sicilia per lo “sfiducia day” contro il governatore Rosario Crocetta, si è dimostrato incontenibile:
“In Sicilia siete sempre stati un bacino di voti da Andreotti a Lima, fino ai 61 seggi a 0 in favore di Berlusconi. Ma vi capisco maledetti: io lo metterei all’asta il voto anche per 92 euro da scaricare sulle tasse. Prima eravate interessanti perché c’era lo scambio del voto con il lavoro ma ormai il lavoro non c’è più…”.
E non poteva mancare una battuta sull’indagine Stato/Mafia: “Riina e Bagarella non sono stati mandati al Colle (per la deposizione di Napolitano ndr) per proteggerli:
hanno già avuto il 41 bis, un Napolitano bis sarebbe stato troppo…”.
Mario Nascimbeni
27/10/2014
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