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Grandi Navi : Legambiente scrive a Letta

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grandi navi a venezia

Archiviata la fiducia al Governo, Legambiente è tornata alla carica, scrivendo al presidente del consiglio Enrico Letta e ai ministri Andrea Orlando, Massimo Bray e Maurizio Lupi: ora bisogna occuparsi della questione Grandi Navi. A sorpresa, l’Autorità Portuale sembra decisa ad impegnarsi nel progetto Marittima a Marghera, proposto da Legambiente.

Risposte e concrete, questo è ciò che si aspettano gli ambientalisti, proponendo ai ministri di spostare la Marittima e le navi da crociera a Porto Marghera, attraverso il Canale dei Petroli, ciò che aveva suggerito e portato davanti alla Commissione Trasporti alla Camera, lo stesso sindaco veneziano Giorgio Orsoni, nell’incontro avvenuto martedì 1 ottobre a Roma, con le altre autorità locali.

“Vogliamo una pianificazione strategica della città, vogliamo immaginare la Venezia del futuro, vogliamo giocare una sfida importante, non solo sulla vergogna degli inchini al campanile delle Grandi Navi, ma sul recupero di aree e identità, sulla ridefinizione degli spazi, sull’idea insomma di città che vorremmo realizzare.”

Se avvenisse questo spostamento infatti, l’utilizzo delle banchine e degli attracchi di Porto Marghera, sarebbero un modo per rilanciare la zona industriale abbandonata. Legambiente quindi, si schiera contro l’idea di scavare ulteriori canali in laguna, come quello della Contorta-Sant’Angelo proposto dall’Autorità Portuale o quello pensato da De Piccoli alla Giudecca, la cosiddetta Tangenziale.

È la stessa Autorità Portuale però, che tiene a precisare e rassicurare Legambiente circa la questione, annullando ciò che aveva precedentemente proposto. “Stiamo lavorando ad un piano di sviluppo che punta ad una Marghera post-chimica re-industrializzata sulla manifattura leggera e sulla logistica.

A Marghera, e su Marghera, l’Autorità Portuale non si sta limitando a pianificare ma sta già agendo concretamente e pagando con risorse proprie: il disinquinamento dei fondali dei canali portuali lagunari; la bonifica e riconversione dell’area ex Alumix di 36 ettari che vedrà operare dal 2014 un nuovo terminal traghetti dedicato alle Autostrade del Mare.”

Alice Bianco

[05/10/213]

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