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Grandi Navi a Venezia, Donazzan: “Non penalizzare settore, occupazione già in crisi”

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assessore elena donazzan regione veneto

L’assessore al lavoro del Veneto, Elena Donazzan, ha incontrato il presidente e l’amministratore delegato di Venezia Terminal Passeggeri, società costituita a maggioranza dall’Autorità Portuale di Venezia e da Veneto Sviluppo, per affrontare il tema inerente alle possibili ricadute sul territorio del mancato transito delle grandi navi in laguna.

Il 5 novembre 2013 il Governo aveva deciso di vietare il transito delle navi da crociera per il canale della Giudecca e di prevedere, contestualmente, una nuova via di accesso alla Stazione marittima, individuata nel canale Contorta Sant’Angelo. Negli ultimi giorni il mondo produttivo e sindacale veneziano aveva espresso la propria preoccupazione circa la possibilità che il transito nel bacino di San Marco fosse vietato senza aver predisposto, nel frattempo, una via alternativa navigabile.

Con l’introduzione del regime transitorio, secondo la nota congiunta diffusa da Confindustria, Camera di Commercio e dalle altre categorie imprenditoriali e sindacali del territorio, dal 2015 si rischia una riduzione dell’occupazione di oltre 2.500 persone, oltre a gravi ricadute economiche su un indotto stimato in circa 430 milioni di euro.

Il Senato, nella seduta ieri, ha approvato un ordine del giorno che impegna il Governo a verificare tutte le proposte, indipendentemente dallo stato di avanzamento progettuale, e a porre al centro della valutazione la compatibilità ambientale, la reversibilità, l’impatto economico e la sostenibilità nel lungo periodo. L’esame dovrà essere concluso entro 3 mesi e i lavori effettuati nel più breve tempo possibile.

“La città di Venezia e la terra veneziana tutta hanno gravissimi problemi occupazionali – sottolinea Donazzan – e l’impatto della mancata presenza dell’importante segmento turistico dell’indotto ad esso collegato peggiorerebbe ulteriormente questa già grave situazione”.
“Mi stupisce – prosegue l’assessore regionale – come il condizionamento mediatico e molto “modaiolo” costruito ad arte da qualcuno, che evidentemente non ha problemi di lavoro, abbia influenzato le decisioni del Governo. Mi risulta, dopo il colloquio avuto con i dirigenti di Venezia Terminal Passeggeri che queste decisioni siano state assunte senza nemmeno un confronto con i massimi esperti in materia e senza tenere conto, in alcun modo, dell’impatto occupazionale”.

“Mi risulta altresì – conclude Donazzan – che il Ministro Lupi sarà nel veneziano la prossima settimana. Sarà dunque mia cura produrre quante più informazioni utili a modificare il decreto di Governo così slegato da numeri, dati ed informazioni”.

Redazione

[08/02/2014]

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  1. Le grandi navi possono venire a Venezia solo entrando dal porto di Malamocco e proseguendo per il canale dei petroli. Senza tante chiacchere e commissioni mangiasoldi. L’impatto visivo del bacino San Marco non è certo quello che fa rinunciare al turista di arrivare a Venezia. Voi politici potete parlare quanto volete, ma le grandi navi arriveranno a Venezia entrando da un’altra parte.

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