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Giuseppe Ghirardini, operaio scomparso dopo Mario Bozzoli, ultima traccia al cellulare: verso la Svizzera

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Giuseppe Ghirardini, operaio scomparso dopo Mario Bozzoli, ultima traccia al cellulare: verso la Svizzera

La fonderia che produce lingotti di ottone è diventata la fonderia dei misteri.
Mario Bozzoli, il proprietario, che scompare nel nulla e, otto giorni dopo, avviene un’altra sparizione.
Giuseppe Ghirardini scompare, un operaio che lavorava per il primo, di cinquant’anni.
Ma le persone non possono sparire così.

Teatro delle sparizioni Marcheno, nella media Valtrompia, dove gli abitanti sono pochi, silenziosi e seri: è chiaro che i due fatti vengono inevitabilmente collegati.
Stessa fabbrica, stesso mistero.

Giuseppe Ghirardini, la sera dell’8 ottobre, quando il suo titolare Mario Bozzoli non fece più ritorno a casa, era al lavoro in fabbrica ed era uno dei tre dipendenti presenti a quell’ora. Lui è l’addetto ai forni, dove il metallo brucia a novecento gradi, dove l’unica cosa che rimane in vita è la pista investigativa più orribile: l’industriale gettato nel fuoco.

Cinquant’anni, separato e reduce da una relazione con una donna brasiliana da cui ha avuto un figlio che però vive con la madre lontano dall’Italia. Questo il profilo di Giuseppe Ghirardini, il dipendente dell’azienda il cui proprietario, Mario Bozzoli, è svanito nel nulla da otto giorni. Ghirardini è un cacciatore e spesso passava anche giorni lontano da casa per coltivare la sua passione, ma prima avvisava i suoi parenti. Questa volta no.
Neanche il gruppo di amici, gli stessi che avrebbe dovuto incontrare anche mercoledì mattina per una battuta di caccia alla lepre che era però stata annullata per maltempo, hanno notizie.

Una traccia involontaria l’ha però lasciata: il suo cellulare (i carabinieri l’avevano cercato per risentirlo) alle 14 ha agganciato una cella di alta montagna, Passo Crocedomini, sulla via della Svizzera. La sua macchina è stata trovata 80 chilometri più a Est fra Ponte di Legno e il Passo del Tonale vicino a un bosco.

L’auto di Giuseppe Ghirardini è chiusa dall’esterno, ritrovata lungo la strada che da Ponte di Legno porta al passo del Tonale in alta Vallevamonica, nel Bresciano.
L’auto risulta essere lungo una strada denominata Tonalina.
I carabinieri sul posto hanno confermato che la vettura è quella dell’operaio scomparso.

Mario Nascimbeni

17/10/2015

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