Erano convinti di poter arrotondare la paga di operai specializzati approfittando del libero accesso a preziose materie prime in ragione proprio della particolare mansione a cui erano destinati: la manutenzione degli impianti della Alcoa di Marghera, ditta attiva nella lavorazione specialistica dei metalli, in particolare dell’alluminio.
Particolari lavorazioni e particolari anche i macchinari utilizzati, che presuppongono una attenta e costante manutenzione e fasatura. Il direttore dell’opificio però aveva registrato continui e strani ammanchi di barre del prezioso metallo, proprio in corrispondenza delle visite ai macchinari da parte dei tecnici di ditta specializzata.
Allertati i Carabinieri della locale Stazione, si decideva di predisporre un servizio di controllo specifico, proprio in occasione della prossima manutenzione.
Così fatto, le due pattuglie dell’Arma hanno fermato appena fuori dai cancelli il furgone della ditta, con a bordo i due operai che avevano appena terminato il controllo. All’interno del cassone, i militari hanno rinvenuto numerosi pezzi grezzi di alluminio per un peso di oltre 4 tonnellate ed un controvalore di ben 8.000 euro.
I soggetti B.S. classe 1977 e M.L. classe 1965, pertanto, sono stati condotti in caserma e, al termine delle operazioni, arrestati e sottoposti ai domiciliari in attesa del processo per direttissima.
La merce così recuperata è stata restituita ai proprietari legittimi, con legittima soddisfazione degli stessi.
Sono tuttora in corso opportuni approfondimenti sulla vicenda, prima di tutto per identificare eventuali complici degli autori del reato ed accertare il compimento di altri analoghi episodi.
Redazione
[02/02/2015]
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