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Furti alle ‘Barche’: i rumeni hanno il Jammer, dispositivo blocca-allarmi, ma li beccano lo stesso

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Nella giornata di ieri, al termine di una intensa attività di investigativa svolta dai poliziotti del Commissariato di P.S. di Mestre, con la preziosa collaborazione del personale addetto alla sicurezza del centro commerciale “Le Barche” di Mestre, le forze dell’ordine sono riuscite a cogliere in flagranza di reato due cittadini di nazionalità rumena responsabili di furto aggravato in concorso con altri soggetti in via di identificazione.

Dall’analisi di alcuni filmati del circuito di video registrazione interna (in particolare delle telecamere poste nei pressi di un noto marchio di abbigliamento), è stato possibile accertare che alcuni soggetti dell’Est Europa, uomini e donne che si alternavano, si erano resi responsabili di furti di capi di abbigliamento per un valore di circa 1500.00 Euro.
Nei giorni ancora precedenti l’ammanco della merce si aggirava intorno ai duemila euro.

Da una attenta analisi dei vari fotogrammi, era possibile stabilire che i soggetti, dopo aver scelto con cura tra la merce esposta capi di abbigliamento di marche prestigiose, riuscivano con l’utilizzo di uno strumento ad inibire il funzionamento delle barriere antitaccheggio, permettendo così il passaggio in sicurezza dei complici con la merce.

Tale strumento, denominato “JAMMER” è risultato essere un apparecchio artigianale elettronico che opera su radiofrequenze specifiche.

I poliziotti, grazie a servizi di osservazione e alla collaborazione degli addetti alla sicurezza interna, riuscivano a fermare e ad arrestare due cittadini rumeni.

Successivi accertamenti, grazie all’analisi di fotogrammi relativi, permettevano di ordinare una perquisizione domiciliare a Mestre, in via Lavaredo, identificando una terza persona responsabile di furti analoghi alle “Barche”.

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