La vicenda risale a marzo del 2020 e riguarda Don Riccardo Zanchin, parroco di San Vito e Modesto, a Spinea.
In verità, da subito era parso un conflitto tra imprese funebri concorrenti, tanto che veniva raccontato che una di esse aveva persino bloccato la strada ponendosi di traverso.
Alla fine, però, solo il Don si è trovato a rispondere in tribunale e, in conclusione, lo ha fatto ed è andato tutto bene.
In quel momento, all’epoca, si era in pieno lockdown, i funerali non erano ammessi e il titolare di un’impresa concorrente aveva chiamato i carabinieri.
I militari sono così intervenuti
trovando il parroco che dava l’estremo sacramento alla defunta.
Don Riccardo Zanchin si è così trovato con una denuncia in capo ed è stato mandato davanti al Gip per presunta inosservanza del dpcm dell’8 marzo.
In aula è stato ricordato come nella chiesa di San Vito e Modesto non si stesse svolgendo alcuna cerimonia in senso letterale.
Era solo accaduto che qualche familiare portasse un ultimo saluto alla defunta, nel rispetto delle misure di sicurezza previste.
(Rip.)
La vicenda risale a marzo del 2020 e riguarda Don Riccardo Zanchin, parroco di San Vito e Modesto, a Spinea.
In verità, da subito era parso un conflitto tra imprese funebri concorrenti, tanto che veniva raccontato che una di esse aveva persino bloccato la strada ponendosi di traverso.
Alla fine, però, solo il Don si è trovato a rispondere in tribunale e, in conclusione, lo ha fatto ed è andato tutto bene.
In quel momento, all’epoca, si era in pieno lockdown, i funerali non erano ammessi e il titolare di un’impresa concorrente aveva chiamato i carabinieri.
I militari sono così intervenuti
trovando il parroco che dava l’estremo sacramento alla defunta.
Don Riccardo Zanchin si è così trovato con una denuncia in capo ed è stato mandato davanti al Gip per presunta inosservanza del dpcm dell’8 marzo.
In aula è stato ricordato come nella chiesa di San Vito e Modesto non si stesse svolgendo alcuna cerimonia in senso letterale.
Era solo accaduto che qualche familiare portasse un ultimo saluto alla defunta, nel rispetto delle misure di sicurezza previste.
(foto da archivio)