Gentile cronista,
premetto che sono di Treviso, non sono di provenienza “locale” e forse questo conta ancora nella vostra città.
Lunedì 25 ottobre, mi trovavo con mia figlia, in gita a Venezia con altre famiglie e compagne di mia figlia.
Visitando la vostra magica città, quasi in Campo Santa Margherita a mia figlia scappava un bisognino impellente.
Quindi l’ho accompagnata in uno dei bar del Campo e con noi è venuta un’altra mamma la cui figlia, proprio in quel momento, ha avuto la medesima “esigenza”.
Siccome ovviamente sappiamo comportarci, ci siamo dette che bisognava consumare per usare la toilette, quindi ci siamo dette: “Prendiamo qualcosa, dai”.
Così entrambe, in due momenti differenti, mentre l’altra era in toilette, abbiamo chiesto: “Una coca cola, per favore”.
La banconiera, senza chiedere, mi ha aperto un barattolo. Ho chiesto: “Guardi, andava bene anche solo una bottiglietta”. Risposta: “abbiamo solo lattina”.
Alla fine quelle due lattine, in piedi, al banco, ci sono state messe in conto 8 euro (e non capisco perché, tra l’altro, in cassa abbiano stampato “tavolo 106” sullo scontrino).
Due, perché la mia amica uscendo ha chiesto “Cosa hai preso tu? Ne prendo una anch’io”.
Tralasciando il pezzetto di pane largo 2 cm. con un po’ di formaggio morbido sopra a 2 euro, trovo che due Coca-Cola a 8 euro al banco sia veramente un’esagerazione.
Consumo di risorse del bar? 5 minuti e forse neanche, il tempo della ‘pipì’ delle due bimbe.
Non era un locale di lusso, non eravamo a San Marco, non era una pasticceria pregiata e non abbiamo usufruito di altro. Abbiamo solo chiesto di usare la toilette.
E concludo facendo due riflessioni.
La prima:
può essere che a Venezia abbia ormai dilagato la forma mentis per cui ‘dobbiamo infinocchiare chi viene perché tanto se non ci torna più arriva qualche altro…’?
La seconda: ma c’è qualcuno che gira per controllare gli aumenti ingiustificati dei prezzi?
Grazie, cordiali saluti.
lettera firmata
Utilizzare i servizi igienici pubblici a Venezia costa 1,5 € a persona (un esagerazione) e senza consumazione.
Molti locali addirittura negano il servizio al banco x costringere la gente a sedersi nei dehor riservandogli la mazzata nel conto.
Le panchine per sedersi e riposarsi un attimo nelle vie praticamente non esistono e se ti siedi sugli scalini arriva il me***** di turno che ti invita a rialzarti perché sostare li non è permesso facendoti fare una figuraccia.
Quindi se vuoi riposarti dopo una camminata siediti al bar e spendi 20 euro x 1 caffè.
Visitare le isole costa 20 € a persona, per una famiglia di 4 persone sono 80 €, lo fai una volta nella vita poi per il resto ci rinunci.
I Parcheggi ed i trasporti sono esagerati.
C’è da dire che di Venezia ce n’è una sola e quando vai lì non devi stare a contare gli euro.
Finche’ i vicoli saranno pieni di gente fanno bene ad approfittarsene.
Ci sono stato 20 anni fa, ci sono tornato e probabilmente se ci tornerò ancora passeranno parecchi anni.
Baci
Venezia è un museo a cielo aperto , con costi alti per trasporti e manutenzioni, trovo che il prezzo pagato sia fin troppo onesto , come potete pensare di pagare come il negozio sotto casa vostra
Ogni città turistica ha dei prezzi più alti di altre… lo sanno tutti o quasi.
Io amo Venezia e sono una campagnola trevigiana. Però il turista che viene in giornata per godere della città deve rispettare chi ci lavora e chi ci vive lasciando una città pulita portandosi a casa i rifiuti che si è portato da casa (bottigliette in arti ecc.) al ritorno pesano anche meno. Per contro avere dei bagni pubblici in più, puliti e a pagamento non sarebbe una brutta cosa.
Viva Venezia e tutte le magnifiche città del nostro paese.
Vogliamo parlare dell’Alta Badia? È ora di finirla con Venezia che è carta, Venezia che imbroglia… E chi più ne ha più ne metta!
Non si puo pretendere che al bar la merce costi quanto al supermercato.
4€ per una coca ci sta, a Venezia più che altrove, e comunque stiamo parlando del prezzo standard di un qualsiasi posto turistico.
Trovo assurda e esagerata questa discussione molto più che lo scontrino che vedo in calce all’ articolo.
Provate ad andare in Svizzera, 2 caffè di macchinetta a gettone e bicchierino di plastica, 10 euro e per usufruire della toilette altro gettone da 2 euro, totale 14 euro. O in Norvegia, 2 pizze Margherita e 2 birre piccole, 80 euro, o a Riga in Lettonia, 2 cappuccini e 2 brioche 14 euro, o all’estero in generale dove una bottiglietta di Coca Cola o Fanta da 25 cl costa 4 euro, anche 5, o una bottiglia d’acqua minerale da 750 ml 5/6 euro. O a Roma, al Caffè degli Artisti in Piazza del Popolo, un caffè al banco 3 euro, seduti 8 euro, una Coca Cola piccola al banco 5 euro, una lattina 7 euro, seduti viene il doppio.
Si ma in Svizzera lo stipendio minimo per ogni lavoratore è di 4400 franchi ( circa 4300 euro)
Ragazzi io sono di Venezia e il prezzo lo trovo giusto,lunedì 25 ottobre sono andata a Milano e un caffè normale e un marocchino li abbiamo pagati 7 euro,quindi non lamentatevi di Venezia, andate in giro per l’Italia prima di parlare e vedrete che c’è di peggio
Te costava manco un spriss
A Parigi, Londra, Monaco, per non parlare di NYC, Tokyo sarebbe un affare. Basta co sta storia.
4 euro mi sembra una cifra più che adeguata al bar. non so a Treviso cosa costa una coca-cola .se andiamo a Parigi o in qualsiasi città turistica con meno di 8-10 euro non si beve nulla. non italiani ci lamentiamo solo in italia chissà come mai . se non ce li ho me ne sto a casina.
michele da trieste
La settimana scorsa, io e mia moglie, abbiamo visitato sia Venezia che Treviso. Ho trovato i prezzi non eccessivi ma in linea con altri posti turistici, forse non altrettanto belli.
4,00 euro x una Coca cola mi sembra adeguato. Ho pagato 10 anni fa a Parigi 4 caffè euro 24 in piedi al bar della Nespresso e quando ho chiesto un goccio di latte per macchiare il caffè mi hanno chiesto ulteriori euro 2,50. A quel punto mi sono bevuta tutto il bricco.
D’accordissimo con Cesco.
Trovo corretto usare i servizi igienici in cambio anche solo di un bicchiere d’acqua, io da ex gestore di un bar a Jesolo applicavo questa regola.
Oggi più di ieri i costi di qualsiasi attività commerciale sono aumentati, questo non giustificata a volte i prezzi applicati in alcuni locali, fermo restando legittimo da parte del gestore decidere il proprio listino prezzi.
Condanno quando la qualita’ non è in linea con il prezzo.
Poi chi si lamenta che un caffè e caro, magari bevuto al tavolo con piazza San Marco di contorno non è degno di visitare Venezia.
Poi ultima considerazione non staremmo a discutere tanto se da parte di ognuno di noi ci fosse più serietà, moralità, correttezza, senso civico in qualsiasi ambito lavorativo sia pubblico che privato.
Venezia è ormai diventata una città invivibile, lo dice una veneziana.non esistono più negozi di vicinato, aprono negozi inutili o.per clienti ricchissimi, chiudono la maggior parte dei negozi per abbigliamento dei più piccoli per cui per acquistare qualcosa per bambini bisogna emigrare altrove. Pullulano abitazioni affittate sono a turisti di passaggio. Siamo.invasi da bar cicchetterie ecc che speculano sul.turismo mordi e fuggi. Che cosa posso aggiungere: boicottate questa città che non è più a misura di nessuno. Resterò resiliente non.per molto
A Corvara in Val Badia una coca 4€ servita al tavolo.
A Corvara in Val Badia pagata 4€ una coca seduta al tavolino.
Sono d’accordo sul dire che anche noi veneziani paghiamo come i turisti, ma chi viaggia sa che ci sono città come Parigi
(… non parliamo poi di Londra) che hanno dei prezzi altissimi! Santa Margherita non è una discarica di Venezia ma un Campo importante tanto quanto Piazza San Marco! Voglio vedere io quanto si paga un paninetto con un po’ di porchetta in Piazza a Treviso, anzi, lo so perché ci ho abitato=tanto!!! Grazie, anche se ne venirte ci fate un favore! Io, cari amici, mi sono fatta le stagioni nei negozi : col caldo, senza aria condizionata, con l’acqua alta, sempre in piedi e i con clienti che toccano disfando tutto e appoggiando le mani sulle vetrine, che ovviamente devi prontamente pulire ogni volta, cioè in continuazione..eppure
se volevo mangiare, dovevo farlo! Ciao turisti “poveracci”, tornate in campagna
con le vostre panoce e guardatevi Venezia per televisione!
Un caffè 4 € al tavolo e un succo 5 mi pare troppo mi sarei aspettato un caffè 2,50 ma mai 4!! Credo anche io che così la situazione peggiorerà e aumenteranno i turisti con famiglia e pranzo al sacco che magiano e sporcano di sugo e unto i gradini delle nostre porte, lasciando spazzatura ad ogni finestrella e che orinanano sotto le finestre che abbandonano le spazzatura il sabato (ovviamente dopo il passaggio dei netturbini) prima della partenza e li rimangono,quando non si sporgono per strada per colpa dei gabbiani…….
Aumentano il prezzo a seconda di chi si presenta al bancone: è un dato di fatto. I servizi igienici spesso non sono puliti.
Sarebbe inoltre auspicabile finirla con la differenza del costo se si consuma in piedi oppure al tavolo!
A Venezia ci si stanca dovendo camminare molto ed essendoci pochissime (quasi nulle) panchine per far riposare la schiena ci si accosta allora al bar ed ecco la fregatura: se ti siedi ti spennano ancora di piu’.
Il Comune dovrebbe aggiungere qualche panchina ..non mi sembra un grande sforzo economico e lavorativo ma certamente sarebbe un gesto di civiltà e di educazione verso tutti. Poi, già che si installano nuove panchine penserei anche ai cestini per i rifiuti che mancano o sono stroppo pochi! A molti baristi (non tutti per fortuna) direi che prima bisogna dare un buon servizio per ricevere apprezzamenti.. ma dimenticavo: a Venezia è facile fare i sghei perché il turista è lui a cercarti e non viceversa inoltre lo vedi oggi e poi mai più…
Veramente non trovo che €8.00 per 2 coca siano esagerate, anche altrove (Firenze, Roma, Padova o Treviso) paghi lo stesso e a volte anche di più.
Basta girare un po e vedrai che tutto il mondo è paese.
Vorrei non sentir più dire che Venezia è cara…. un birrino, una coca-cola, una fanta o altro in città note di Italia ( anche a Treviso) hanno prezzi superiori ai prezzi base suggeriti dal buon senso e, credo, anche dalle autorità locali ( prezzi base ). Basta con questa sterile, e dal mio punto di vista poco vera, polemica.
Alcuni commenti che ho letto sono aberranti. Gente che auspica pure la chiusura del locale. Che 4 euro per una coca siano tanti lo dico anche io ma in primis: a treviso ci sono posti che costano uguali se non peggio, tutto il mondo è paese. Se c erano dei dubbi basta guardare il listino prezzi (che di solito a venezia è esposto nella maggior parte dei locali) o chiedere al banconiere, lamentarsi dopo aver pagato è tipico di chi fa le cose distrattamente specie in una citta turistica (a jesolo ho pagato un caffe ristretto 1.80€ al banco). I commenti dei soliti leoni da tastiera poi assurdi. Inoltre si fa finta di non sapere i costi di gestione di una città come venezia, dove tutto arriva in barca, trasporto a mano ecc. Se poi pensiamo a quanti saccopelisti vengono li, i peggio “netti” d europa, che al bar chiedono “one coffee for two people” anche dove costa solo un euro, ma questo i benpensanti qyi dentro non lo sanno. Se c e qualcosa da criticare sono gli hotel nuovi di via torino che hnno attirato la feccia del turismo, gente senza soldi che pretende di fare la vacanza a venezia. Come se io volessi andare a new york pagando poche decine di euro..
In un bar a settembre, 5 euro x un succo. Chiediamo dove è il bagno e il cameriere ci dice che il bagno non c’è, anche loro usano il bagno pubblico. Così andiamo al bagno pubblico, pulito e igienizzato, per due euro. Costo 7 euro x fare pipì.
Informarsi prima no?
Ma state a casa a casa vostra! Bevete la spuma al bar in piazzetta a San Bruson, col panino alla soppressa del contadino. E invece, no. Ogni fine settimana mezza campagna veneta decide di riversarsi in città, stipata in treni regionali (per risparmiare anche lì) e lo zainetto full optional per poter sopravvivere anche 3 giorni… . Tanto se spendono 1,10 €. per il caffè. In compenso abbiamo le tasse per le scoasse più alte d’Italia e ci troviamo la città invasa di accattoni. Ripeto : STATE A CASA! Siete mal sopportati da tutti. “osteee me fastu un`ombretta e un puncettooo. Pisssiooooooo!”.
Che simpatico…che commento simpatico, intelligente, riflessivo. Ti si che te si queo che gha capio tutto.
4 EUR per una lattina li paghi anche a Treviso….potevi bere uno Spritz ….e magari gira per il mondo così vedi pure i prezzi in giro,Venezia non è più cara di posti più sfigati della provincia, dell Italia e del mondo
Se posso dire la mia ..i prezzi vanno controllati hanno esagerato in tutto Venezia e una città bella ma purtroppo ci sono commercianti ladri .e ora che la finanza giri e controlli questi prezzi esagerati .quello dello scontrino ha fatto bene a fare vedere e a capire che nn si ruba le persone .. altrimenti Venezia può anche sprofondare …
E come ogni anno capita la classica pantomima sui prezzi di Venezia…
Sono decenni che è così.
Venezia come Firenze come Roma come Milano ha zone centrali dove anche i sassi sanno che i prezzi sono quelli.
Stiamo parlando di 8 euro, non di 100, in praticamente tutti i bar del Veneto due lattine di Coca costano 5 euro (2,50 euro x 2) in certi anche 6, cioè 3 euro a lattina.
E comunque nello scontrino leggo 6 euro non 8…
Trovo il prezzo esagerato dato che il costo all’ingrosso dal quale si fornisce il locale è di 0.37 centesimi alla lattina.
Poi molti commercianti si lamentano che i turisti giornalieri si portano dietro i viveri.
Faccio notare che l’uso delle toilette su un pubblico esercizio compreso gli hotel è gratuito .
Hai ragione.
Allora fai così compra le lattine a 37 cent, apri un locale, pagaci l’affitto, i dipendenti, i frighi, la corrente, il servizio di spazzatura, riscaldamento, raffreddamento, la manutenzione ecc…
Poi fra 6 mesi o 1 anno mi dici come va…
Al nostro caro sindaco Brugnaro queste cose le giustifica dicendo. A Venezia devi spendere bisogna pagare non vogliamo i turisti mordi e fuggi non vogliamo i turisti con il mangiare a sacco… È in primavera ci saranno i tornelli con la prenotazione da 3euro in su a persona insomma il peggio deve ancora arrivare
Forse non giri tanto il mondo. A Oslo una bottiglia di acqua da mezzo litro ti costa € 6.50 sia in treno , al ristorante o a un fast food
Ma sì…i soliti sfigati frustrati che si lamentano se pagano un caffè 10 cent in più in una grande città rispetto al loro paesino di 5.000 abitanti…
E se posso dire la mia da veneziano…… La maggior parte dei dipendenti lavora in nero ( io compreso) proprio perché nn hanno soldi x assumere dicono…….. Qst e la conferma di quanto siano venali e approfittatori…… Scusate lo sfogo
…ecco perché le calli son piene di escrementi…
Anche perché, prima di ospitasse 180 mila persone in un giorno, il Comune dovrebbe fare i bagni per tale quantità di turisti, e magari gratuiti per evitare di vedere i turisti ricorrere… all’esterno. Invece i bagni sono imbucati nei posti più invisibili, con costi esosi e con orari ridicoli!
Poi confermo i commenti che vedo: anche noi veneziani paghiamo come i turisti, e con stipendi da terraferma: quindi la vita ci costa il triplo, proprio per colpa del turismo…
Gli affitti però non li incassa il Comune, ma non vorranno mica farceli pagare a noi clienti…!
si accontenti che è tanto se gli hanno fatto lo scontrino…
La prossima volta sarà bene controllare il listino (se si trova…) dovei prezzi dovrebbero essere BEN ESPOSTI E VISIBILI (a parole…), o meglio, non venire proprio a Venezia…!
Prof. Fabio Mozzatto – Veneziano D.O.C.
Aiutatelo, venezia è una delle città più pulite d’europa, ci sono operatori ecologici che ogni mattina si alzano pulendo tutta venezia mentre lei “gran professore” fa i bei pisolini, “gli escrementi” da lei citati vengono fatti dal peggio turista che viene a venezia a “bacari” per ubriacarsi ma evitando di spendere per utilizzare una toilette, come siamo messi male, professori come lei sono la rovina del sistema scolastico!
Caro Lei, nulla contro chi si alza alla mattina presto per pulire la città, se è questo che l’ha irritata… Anzi! Solo che alla sera, seppur una parte come dice Lei, di turisti, ma pure di giovani o studenti (evidentemente non educati da me, che tra l’altro col mio pensiero condiviso di certo non rovino il sistema scolastico, anche se questo poco c’entra con l’articolo…) ri-sporcano tutto.
Quanto ai miei “bei pisolini”, proprio a causa di certa gente (di cui buona parte turisti o non veneziani) che schiamazza fino a notte oltre che a lordare nelle calli adiacenti, è difficile farne…
Per il resto, mi pare che i commenti mi diano ragione (e non sono miei allievi…).
Cordialità.
Solo per il fatto di aver preso coca cola alle bambine io gli avrei chiesto 50 euro
un altro che capisse assi per ravani: le mamme hanno preso 2 coche, in piedi: spesa otto euro con scontrino battuto con numero di tavolo come se fossero sedute!!!
La prossima volta: pannoloni per tutti !
La provincia di Treviso è bellissima. Vada in giti li.
Care persone ,tutto il mondo é paese,a Venezia come in tutte le città, l’ educazione,(anche xchè un bar non è un pisciatoio pubblico),magari un caffè ,ma si consuma.una coca-cola,costa dapertutto quel prezzo dalla Sicilia alle Dolomiti….l’importante é ricevere e ricambiare con cortesia…e comunque ,non é che per noi veneziani…ci sia un trattamento diverso .e se proprio la vogliamo dire ,,,non é che a Treviso siate più onesti…ci vorrebbe troppo spazio in questa pagina.
Poi ci si lamenta e si fanno multe salate se uno orina in una calle. Bisognerebbe incrementare i servizi igienici e non tenere chiusi quelli già predisposti (arsenale, giardini biennale, Sant’Elena)
Ma vi dirò, per lavoro giro Venezia e il caffè lo pago un euro ed un euro la pastina,buoni direi, poi vado a Jesolo in una pasticceria nemmeno famosa ne poi così bella, mi trovo a pagare di più del doppio, e solo una considerazione, questo anche a Padova e a Treviso, presumo questione di fortuna.
Sinceramente 8 euro per due lattine di coca cola, servite al banco con degli stuzzichini, non sono una cifra esagerata, tenendo conto del fatto che a Venezia le bibite vengono consegnate con la barca e poi trasportate con il carrello fino al locale che le serve, e che gli affitti commerciali costano cifre esorbitanti. L’alternativa è quella che vi suggeriamo da anni: restate a Treviso.
Ma secondo te/voi nelle altre città di terraferma le consegne delle derrate sono gratuite o più semplici e meno costose? Quante scemenze vedo in questi commenti… E, a proposito di costi di trasporti, parliamo della mafia dei trasporti dei rovinacci per chi ristruttura casa. E’ una porcheria indecente e il Comune non difende il povero coglione che ancora acquista una casa a Venezia per risiederci e la vuole sistemare. Prezzi allucinanti per un trasporto che, se conosci il barcaiolo, magari con un amico, diventa di un quinto. Ma piantiamola:_ sono i Veneziani che approfittano di questa situazione.
Questa gente che scrive ,queste cose non è a conoscenza dei costi di gestione dei bar o ristoranti di Venezia, pagano affitti folli plateatici alla follia che entrano nelle casse del comune di Venezia, non penso che sarà stato l ‘unico cliente a chiedere il bagno a costo zero visto che ogni tirata di sifone dell ‘acqua ha un costo ,così la carta ,quindi prima di parlare male di Venezia, guardatevi in giro per il mondo cosa succede ,o per lo meno nelle vostre città
Io abito e lavoro a Jesolo, quando un cliente della ns. località mi informa di andare in gita a Venezia, lo informo prontamente di come comportarsi per evitare di incorrere in questi spiacevoli episodi.
A Jesolo, o peggio punta Sabbioni la regalano la roba?
È una cosa vergognosa e ti assicuro che succede anche ai Veneziani residenti che hanno figli piccoli.
Te l hanno regalato….mi sembra contenuto il prezzo anche in terraferma si aggira a 4 euro…
Spesso a Venezia il barista fa il prezzo del caffè, per esempio, a seconda della faccia del cliente e arriva fino a triplicare il costo se non è veneziano e/o residente fisso. Triste e di pessima immagine della bella e magica città.
La cosa divertente è che noi veneziani subiamo da anni i prezzi “da turisti” anche per i generi di prima necessità a cominciare da quelli applicati nei vari supermercati. Per non parlare di quelli dei pochi negozi di vicinato ancora esistenti (panificio, fruttivendolo, alimentarista, pescivendolo, macellaio…). Eppure i nostri stipendi sono gli stessi di che non vive a Venezia centro storico. Peccato che questo non interessi assolutamente a nessuno.
E mai interesserà visto che un esercito di schiavi a salario minimo è la condizione per la quale le aziende creano l’utile
…eh poverini hanno chiuso per mesi causa covid19 e adesso si devono rifare….alla grande direi.
anche un gingerino a 3 euro è un furto se teniamo conto che una confezione da 10 al supermercato costa all’acquirente 4 ,50 euro e c’è ancora margine di guadagno.
Li chiudessero tutti i locali disonesti
Rendetevi conto che gli analcolici costano al pari degli alcolici.
Prosecco 3€ – Coca latta 3€
€ 3×2 + 2 cicchetto = 8
Arier non ha capito : sono 2 scontrini da 6 euro. Coca :4 euro più cichetto 2 euro . Totale 12 euro. 8 solo per le due lattine
Al banco del caffè Quadri, in piazza san marco, avreste pagato la stessa cifra. Purtroppo avete scelto un bar di approfittatori