Per trattenere Electrolux in Italia, Pordenone propone di tagliare il costo del lavoro riducendo in maniera modesta, a detta degli esperti, le paghe degli operai. L’idea sarebbe già stata posta all’attenzione anche di Unindustria Treviso, in quanto entrambe le province hanno paura che il colosso esca dal nostro territorio, cancellando così 1.550 posti di lavoro.
La proposta è un patto territoriale che basa le sue fondamenta su un contratto che vale a scala provinciale per tutte quelle imprese che vogliono allontanarsi dall’Italia o, al contrario, vogliono insediarsi nel territorio.
«Il risultato sarà una riduzione del costo del lavoro del 20% – ha spiegato Riccardo Illy – a cui dovrà accompagnarsi una diminuzione, molto meno rilevante, della paga dei dipendenti».
In Veneto la riduzione del 20% del costo del lavoro sarà attuabile «con un accordo tra le parti, che faccia leva sulla trasformazione del premio di risultato da fisso a variabile o sullo slittamento di una festività infrasettimanale alla domenica successiva», come ha dichiarato Maurizio Castro.
La parola nei prossimi giorni passerà ai sindacati per capire come i lavoratori prenderanno questa proposta, ma sempre Illy suggerisce: «è meglio rinunciare oggi ad una piccola parte del reddito e tenersi il posto di lavoro, piuttosto che rischiare di perderlo completamente di qui a qualche anno ».
Sara Prian
[23/01/2014]
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