Morto un bambino di un anno di vita, una notizia che non si dovrebbe mai dover leggere. La tragedia è avvenuta all’ospedale dell’Angelo dove i genitori avevano portato il piccolo.
L’accesso in ospedale era avvenuto un paio di volte per problemi respiratori e febbre alta.
E’ l’ultimo dell’anno appena terminato. I genitori si presentano al pronto soccorso. Hanno capito che quella febbre e quella tosse non erano “normali”, non si trattava della solita, banale, influenza.
I medici lo prendono in consegna. La scheda anagrafica dice che non ha neanche un anno, lo avrebbe compiuto il giorno 11. Dopo le visite, mamma e papà, una coppia di cittadini bengalesi da anni residente nel veneziano, vengono rassicurati e lo riportano a casa. Ma le cose non migliorano.
Qualche giorno dopo, all’inizio dell’anno, una nuova corsa al Pronto soccorso dell’Angelo. Oltre alla febbre e alla tosse, questa volta sono presenti problemi respiratori. Di nuovo immediatamente iniziano visite e accertamenti. Ma le cose non migliorano.
Purtroppo nelle ore successive la situazione peggiora ulteriormente e le condizioni del piccolo sono andate precipitando. Come una pietra che rotola inesorabilmente verso valle, le condizioni sono andate peggiorando sempre di più fino al dramma finale.
La famiglia colpita dal lutto, caduta in disperazione, è confortata dalla comunità religiosa che ora la assisterà per le funzioni con sepoltura nell’ala islamica del cimitero di Marghera. Restano, pesanti come macigni, gli interrogativi relativi ad un decesso che strappa alla vita un piccolo di neanche un anno.
Tra i tanti interrogativi spero non abbia un peso quello relativo alla scoperta
recente avvenuta ad Harvard e al Mit, dove hanno individuato nella proteina Spike dei farmaci a mRNA la causa delle miocarditi in bimbi e adolescenti.
Terribile disgrazia povero piccolo…