IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

venerdì 26 Aprile 2024
8.4 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGECronacaDomnica Cemortan al processo: 'Si, ero l'amante di Schettino'
Questa notizia si trova quiCronacaDomnica Cemortan al processo: 'Si, ero l'amante di Schettino'

Domnica Cemortan al processo: ‘Si, ero l’amante di Schettino’

pubblicità

Domnica Cemortan amante schettino

Domnica Cemortan, la ballerina moldava che si trovava (abusivamente) sul ponte di comando della Costa Concordia con Francesco Schettino al momento del disastro aveva una ‘relazione sentimentale’ con il comandante, ma non è stato certo facile farglielo ammettere.

In aula il presidente Giovanni Puliatti ha dovuto sollecitare più volte la testimone a dare una risposta. Prima cercando di farle capire (tramite interprete) che con il suo comportamento sarebbe finita sott’accusa, poi sospendendo per alcuni minuti il processo e concedendo a Domnica una «pausa di riflessione». Quando l’udienza è ripresa la ballerina 27enne ha cercato ancora di dribblare la domanda, poi ha detto di non capire. Ma alla fine, con le spalle al muro davanti alla domanda: «lei ha mai avuto una storia d’amore con Schettino?», si è arresa: «Sì ho avuto una relazione sentimentale», ha ammesso. Nello stesso momento Schettino, anche lui in aula, ha scosso la testa e alzato le mani.

In quei momenti raccontati anche da Domnica Cemortan si nasconde un pezzo drammatico del naufragio. E chissà, forse anche qualche frammento di verità. Come la risposta alla domanda che gli investigatori si sono posti ripetutamente: perchè la ballerina moldava non risultava a bordo e non aveva biglietto? «Quando sei l’amante di qualcuno non ti chiedono il biglietto» ha confessato la ragazza.

L’udienza si è chiusa con la testimonianza dell’ex comandante della Costa in pensione Mario Palombo con il quale Schettino parlò prima del passaggio davanti all’isola del Giglio annunciandogli ‘l’inchino’. La testimonianza ha parlato di Schettino come un uomo che scaricava le responsabilità sugli altri: «Quella sera gli dissi che non c’era motivo di fare il passaggio al Giglio, era inverno e sull’isola non c’era nessuno. Lo consigliai di allontanarsi e di fare un giro al largo» ha raccontato il capitano.

Paolo Pradolin

[30/10/2013]

Riproduzione vietata

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img