NOTIZIE ITALIANE | I numeri del lavoro in Italia, anzi del 'non-lavoro' fanno paura: circa ventottomila posti di lavoro persi ogni mese e 7 mila e 500 esuberi annunciati solo nell’ultima settimana.
Alla fine è semplice fare i conti: è nuovo record didisoccupati in Italia: a maggio il tasso di senza lavoro certificato dall’Istat si attesta al 12,2% (è il valore più alto dal 1977) con un incremento dello 0,2% rispetto ad aprile e dell’1,8% se confrontato con il 2012.
Si tratta di un valore ad alto significato simbolico, in quanto per la prima volta la percentuale dei senza lavoro in Italia supera la media europea (12,1%). Ormai nella Penisola il numero delle persone senza lavoro oltrepassa ampiamente i tre milioni, con quasi mezzo milione in più totalizzato nel giro di un solo anno.
Secondo una stima della Uil, le persone che mediamente perdono il lavoro sono circa 28 mila al mese. Si tratta principalmente della situazione peggiore, cioè di capofamiglia e di maschi adulti.
Un altro numero drammatico è quello degli uomini 'inattivi', cioè di quelli che pur essendo disoccupati non cercano più neanche il lavoro, pensando di aver 'perso le speranze': nella fascia di età 15-24 anni si registra quindi per la prima volta da mesi, una riduzione di coloro che cercano lavoro, dai 656 mila di aprile ai 647 mila di maggio, ma non si registrano gli stessi numeri 'in entrata' tra gli occupati. Si tratta quindi di persone senza lavoro che rinunciano a cercarlo ancora.
Una buona notizia può arrivare dall’Anie, la federazione delle imprese elettroniche ed elettrotecniche: «Prevediamo 4 mila assunzioni di disoccupati nel 2013», hanno annunciato nonostante un crollo lo scorso anno del fatturato aggregato del 12,1%, a 63 miliardi di euro.
Paolo Pradolin
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[02/07/2013]