Il progetto di Venezia museo è iniziato dopo il dopoguerra, così sono sorte Mestre e Marghera. Quello che succede oggi gli statisti-alta finanza lo pensano 50-100 anni prima. Si rifletta a quando è cominciato l’esodo di massa dalla città sia di imprese che di abitanti, erano gli anni ’70, nel 1970 sono entrate in vigore le Regioni. Diamo la colpa ai vari sindaci ma la Provincia e la Regione che cosa hanno fatto per Venezia?
Adesso abbiamo l’autonomia differenziata che questo nuovo ordine mondiale (non si può più parlare di ordine nazionale) ha stabilito. Mi domando se il Presidente della Regione, con la differenziata ha un progetto speciale per Venezia, che non sia quello di chiudere ancora Presidi Sanitari, darci medici non specializzati dipendenti da coop in appalto che costano di più dei dipendenti in ruolo alla Sanità Pubblica.
La scorsa primavera sono andata a fare una scampagnata a Tarso, una residente mi ha raccontato che quando il contadino arriva con il trattore a spruzzare i pesticidi devono ritirare la biancheria e chiudere le finestre e che le viti dopo tre o quattro anni muoiono e devono sostituirle con un altro ceppo. Ma veramente credete alla politica? Veramente credete che esista la Lega in Veneto e che l’autonomia sarà una cosa che produrrà benefici?
Dividi et Impera un popolo che mai è stato un popolo unito. Ma se Luca Zaia si tiene le entrate fiscali per sé poi cosa chiede a Roma? E’ veramente possibile che non debba chinare il capo davanti al potere romano e mondiale? Quando vi sveglierete dal sogno vi troverete figli orfani di un Leone immaginario.
(lettera firmata)
Anch’io io sono andata a Tarso e che ho scritto tempo addietro queste considerazioni. Meno male che siamo in due a pensarle