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Depenalizzazione reati, incertezza della pena, forze dell’ordine impotenti: cittadini abbandonati

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Con la legge 28 aprile 2014, n. 67, il Parlamento ha delegato al Governo un’ampia revisione dei reati contemplati dal codice penale e non. La ratio è quella di alleggerire il carico di lavoro dei tribunali ed eliminare l’arretrato e svuotare le carceri italiane ora sovraffollate.

Infatti il 3 febbraio u.s., in commissione giustizia della camera, è stato approvato il decreto sulla depenalizzazione dei reati.
L’UGL Polizia di Stato del Veneto, contesta queste ennesime scelte scellerate del Governo, che prima con il decreto svuota carceri, ora con la depenalizzazione dei reati e forse anche con nuove amnistie e indulti vari, cerca di risolvere il cancro che affligge i tribunali italiani, ovvero l’enorme mole di procedimenti fermi negli uffici giudiziari e l’annoso problema del sovraffollamento delle carceri.
Forse unica nota positiva è quella che si sta pensando, finalmente, di fare accordi internazionali per far scontare la pena agli stranieri nel paese d’origine.

Ma non sarebbe il caso di migliorare l’efficienza dell’iter processuale e garantire una volta per tutte la certezza della pena? Non sarebbe il caso di dare massima priorità a questi accordi tra paesi per far scontare la pena nei paesi di provenienza così da liberare le carceri, considerato che sono occupate per un buon 70% da detenuti stranieri? E così non servirebbero depenalizzazioni, indulti, amnistie, decreti svuota carceri ecc ecc.

Quello che più ci preoccupa è che la depenalizzazione va a toccare reati come il furto, lo stalking, i crimini della strada, e molti altri, cioè quei reati che più creano insicurezza nei cittadini, i cosiddetti reati predatori.

E a farne le spese saranno come sempre i cittadini che dovranno pagare queste scelte di un governo non votato e composto da nominati. Qui di fatto, invece di punire si perdona il delinquente che continuerà ad agire forte di queste scelte scellerate in tema di sicurezza. Forze dell’ordine prese in giro ancora una volta e sempre più impotenti e una magistratura obbligata ad applicare queste leggi e norme che sono solo una garanzia di impunibilità per i delinquenti.

Aumenterà così la percezione di insicurezza proprio in un momento storico come questo dove tra attentati terroristici, furti, scippi, rapine, i cittadini chiedono sempre più sicurezza da parte delle istituzioni.

Per questo secondo noi queste non sono di certo le scelte più azzeccate in tema di sicurezza e contrasto alla criminalità.

f.to Il Segretario Generale Regionale
Mauro Armelao

[08/02/2015]

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