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Coronavirus Veneto, numeri alti ma scende indice Rt. In Brasile sospeso Carnevale

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Prolungate misure anti-Covid. Speranza: "Partita ancora in corso"

Coronavirus in Veneto: numeri ancora alti ma fortunatamente torna a scendere “Rt”, l’indice di contagiosità tra le persone.

VENETO
28 i nuovi contagi nella nostra regione nelle ultime delle 24 ore con un decesso.
I focolai più impegnativi riguardano Padova e provincia, con 13 nuove positività, mentre cresce l’indice dei soggetti in isolamento domiciliare: 78 in più rispetto al giorno prima.
Da giorni viene preso a riferimento anche questo valore per valutare l’andamento della pandemia: i nuovi casi di persone in isolamento sono 139 in tutta la regione. Questi nuovi 139 vanno ad aggiungersi agli altri che già rimanevano confinati al proprio domicilio per un totale di 2.563 persone in isolamento.

In Veneto si sono registrati in totale fino ad oggi 19.771 casi di contagio da coronavirus, dei quali 695 sono quelli attuali.
I morti sono ad oggi 2.064.

7 persone sono oggi ricoverate in rianimazione e altre 116 in reparti per non acuti.

Scende però finalmente in Veneto l’indice l’Rt. Il tasso di contagiosità che nei giorni scorsi ci ha fatto preoccupare registrando in Veneto il valore più alto d’Italia (1,61) fortunatamente è oggi all’ 1,18.

VENEZIANO
Sono 5 le nuove positività nel Veneziano.
Si attendono i risultati del nuovo screening eseguito tra i migranti rimasti alla Croce Rossa di Jesolo e nel frattempo indiscrezioni parlano di nuove positività.

FRIULI VENEZIA GIULIA
Confermata la riapertura della Terapia Intensiva all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine.
Venerdì pomeriggio venivano segnalati 2 pazienti intubati e 9 ricoverati “non critici”.

ITALIA
I focolai estivi di Covid-19 preoccupano le autorità e l’Istituto superiore di sanità (Iss) certifica nel suo monitoraggio settimanale che “persiste una trasmissione diffusa del virus”.
L’Istituto certifica che in 6 regioni l’Rt – l’indice di trasmissione – è superiore alla soglia di allarme di 1, mentre la media nazionale è di 0,95.
Le regioni sono Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte e Veneto.

Sotto osservazione in particolare i contagi di ritorno: il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza per la quarantena all’arrivo di chi negli ultimi 14 giorni è stato in Romania e Bulgaria. Per la prima volta due Paesi dell’Unione europea vengono esclusi dal regime di libera circolazione.

Preoccupano anche i focolai ‘estivi’ per i possibili assembramenti nelle località di villeggiatura: dopo il caso-Capri, dove si registra un incremento del 50% dei turisti, il sindaco di Ponza Francesco Ferraiuolo, oltre ad avere imposto l’uso della mascherina dove non si può garantire il distanziamento sociale, chiede regole ad hoc per le isole.

“Il virus non è sconfitto e continua a circolare. Per questo occorre ancora prudenza e attenzione”, ha detto Speranza, che dell’ordinanza dice “è una misura già vigente per tutti i Paesi extra Eu ed extra Schengen”.

La Romania in particolare è uno dei principali focolai delle ultime settimane: ieri due badanti romene positive tornate in pullman dal loro Paese sono state messe in quarantena a Roma.

Intanto in Italia la curva del coronavirus torna a scendere dopo due giorni di crescita, con i nuovi casi schizzati dai 129 del 21 luglio ai 306 di ieri.
Nelle ultime 24 ore si sono registrati 252 nuovi positivi.

Il numero totale delle persone colpite da Covid-19 sale così a 245.590, secondo i dati del ministero della Salute.

In calo il numero dei decessi: 5 contro i 10 di ieri.

Intanto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha firmato l’ordinanza che fissa l’avvio delle lezioni per l’anno scolastico il 14 settembre. La data vale per tutte le scuole dell’infanzia, del primo ciclo e del secondo ciclo di istruzione appartenenti al sistema nazionale di istruzione, compresi i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti, su tutto il territorio nazionale. Le Regioni adotteranno le determinazioni di propria competenza in materia di calendario scolastico, ferma restando la necessità di effettuare almeno 200 giorni di lezione.

In Campania il governatore Vincenzo De Luca ha varato un provvedimento che prevede mille euro di multa per il mancato uso della mascherina. Blocco dei mezzi pubblici (bus e treni) se a bordo vi è un passeggero privo di protezione, che sarà multato e fatto scendere. Massimo della sanzione per chiunque non la indossi dove già previsto dalle ordinanze regionali, ossia in tutti i luoghi al chiuso.

BRASILE: SOSPESO CARNEVALE
Il Comune di San Paolo ha deciso di rimandare il carnevale di strada e le sfilate delle scuole di samba a causa della pandemia da coronavirus.
La nuova data non è stata ancora definita ma, nel caso delle sfilate, la Lega delle scuole di samba di San Paolo propone di svolgere la festa tra fine maggio o inizio luglio, invece che a febbraio.

Il carnevale di San Paolo è uno dei più grandi del Paese. Lo scorso febbraio, poco prima dello scoppio ufficiale della pandemia, la città ha battuto il record di pubblico, con oltre 15 milioni di persone per le strade.
Il governo locale ha speso 36,6 milioni di reais ottenendo un ritorno finanziario per la città pari a 2,3 miliardi di reais.
L’annuncio del rinvio è stato fatto dal sindaco, Bruno Covas, durante una conferenza stampa trasmessa oggi anche online.

A MILANO POSITIVO IL 7,7% DEI DIPENDENTI DEI MEZZI PUBBLICI
Venerdì sera l’ultimo aggiornamento italiano sulla pandemia parla di uno screening eseguito sui lavoratori dell’Atm.
Sono il 7,7% (su 1852 persone testate) i lavoratori della società che gestisce i trasporti milanesi risultati positivi agli anticorpi da Coronavirus nell’ambito del test sierologico effettuato a maggio e realizzato per conto del Comune di Milano.
Lo studio è stato disegnato e coordinato dalla Clinica delle Malattie Infettive del Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche Luigi Sacco dell’Università degli Studi di Milano.

L’infezione da Covid ha interessato, durante la prima fase epidemica, il 7,7% dei lavoratori della Azienda Trasporti Milanesi che si sono volontariamente sottoposti a test. L’età dei partecipanti allo studio – che erano prevalentemente conducenti dei mezzi di superficie rimasti in attività durante l’intera prima fase epidemica – era compresa tra i 36 e i 51 anni.

I casi positivi al test immunocromatografico sono stati 142. Delle 100 partecipanti di sesso femminile ne sono risultate positive 9. Nei partecipanti al di sotto dei 45 anni d’età la percentuale di positivi (5.7%) è risultata inferiore a quella riscontrata in quelli con più di 45 anni (9.8%). Il 35,2% dei partecipanti allo studio che sono risultati positivi agli anticorpi (50/142) non ha riferito alcun sintomo compatibile con Covid 19 nei mesi precedenti al test.

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