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Coronavirus, tutti a sostegno del Civile a Venezia: oltre 68mila euro per mascherine e strumentazioni

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Coronavirus, tutti a sostegno dell’ospedale Civile a Venezia con aiuti e donazioni.

Prosegue la campagna d’acquisto di materiali sanitari per l’Ospedale Civile di Venezia con la Fondazione Elena Trevisanato, insieme alla raccolta fondi di Mattia Carlon su GoFundMe: in arrivo c’è anche una donazione da parte del Fondaco dei Tedeschi e del gruppo DFS, destinata al reparto di terapia intensiva e rianimazione

I giorni più bui dell’emergenza sembrano essere finalmente alle spalle, ma non si ferma il sostegno ai medici e all’Ospedale Civile di Venezia, quello dei santissimi Giovanni e Paolo, proseguono infatti la raccolta fondi e la campagna d’acquisto diretto per dotare la struttura di nuovi macchinari e il personale sanitario – medici e infermieri ancora impegnati in prima linea – dei dispositivi di protezione. Indispensabili durante l’emergenza sanitaria dei mesi scorsi.

Alla grande manifestazione di solidarietà dimostrata da tutta la città, privati, aziende e associazioni, si aggiunge ora l’importante donazione del Fondaco dei Tedeschi e del gruppo Dfs che hanno stanziato complessivamente 45.000 euro per far fronte alle necessità conseguenti all’emergenza dell’epidemia, ma non solo.

«In quanto protagonista della realtà veneziana, il Fondaco dei Tedeschi, con i suoi lavoratori, ha sentito forte l’impegno verso la città in occasione dell’emergenza causata dalla pandemia – ha dichiarato Patrizia Moro, amministratore delegato di Dfs Italia – per questo abbiamo scelto di affiancare l’iniziativa di raccolta fondi per l’ospedale lanciata dal nostro collaboratore Mattia Carlon. Tutti hanno partecipato con entusiasmo e oggi siamo felici e orgogliosi di poter contribuire anche noi a incrementare le strutture sanitarie della città.»

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Insieme alla direzione sanitaria dell’Ospedale SS. Giovanni e Paolo e al primario di Anestesia e Rianimazione, sono stati individuati una serie di importanti interventi destinati a migliorare le condizioni del reparto, del personale sanitario, dei pazienti e dei familiari: dalla predisposizione di una sala d’attesa, al potenziamento della stazione di monitoraggio dei pazienti – dove gli infermieri tengono costantemente sotto controllo i parametri dei ricoverati – fino all’acquisto di strumenti necessari per la riabilitazione in terapia intensiva. Ambienti diventati tristemente noti durante la lotta al Covid-19, ma che svolgono sempre un ruolo fondamentale nei casi di emergenza, il cui aggiornamento rappresenta un significativo investimento nella tutela della salute dei cittadini.

Un nuovo progetto che si aggiunge all’impegno preso dallo scorso marzo, con le donazioni dirette a Fondazione Elena Trevisanato e la campagna attivata da Mattia Carlon sulla piattaforma GoFundMe.

Complessivamente sono stati raccolti oltre 68.0000 euro che sono serviti per l’acquisto di materiale, consegnato direttamente all’ospedale: 25.000 mascherine chirurgiche; 12.600 mascherine FFP2; 960 mascherine FFP23; 150 caschi e visiere protettive; 1 sistema Airvo2 per l’ossigenoterapia. E ancora, tra le donazioni, 9 tablet con SIM destinati ai pazienti in isolamento e 4 appartamenti messi a disposizione gratuitamente per gli operatori sanitari.

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Un notevole sforzo organizzativo gestito da Fondazione Elena Trevisanato, impegnata nella messa in rete di queste realtà, nell’acquisto diretto dei beni necessari, con la collaborazione fondamentale dell’associazione medico infermieristica Obiettivo Ippocrate, in particolare del dott. Giampaolo Zambon, per il sostegno delle attività e per individuare le necessità del personale medico.

Fondamentale è stata la grandissima partecipazione della città e della società civile: chi ha coinvolto le aziende del territorio, chi ha dato disponibilità gratuita di alloggi sfitti per il personale medico proveniente da fuori città, chi ha messo a disposizione i contatti lavorativi in settori operativi in città che si interfacciano con la Cina.

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