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Coronavirus: in Veneto 543 casi. Zaia “Chiamiamo i riservisti, ospedalieri in pensione”

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Coronavirus: in Veneto 543 casi. Zaia "Chiamiamo i riservisti, ospedalieri in pensione"

I numeri del coronavirus in Veneto sale anche oggi, arrivando a 543. La differenza rispetto a ieri sera è di 32 unità in più. Questo quanto contenuto nell’ultimo report della Regione Veneto.

Rispetto a venerdì sale anche il conteggio dei deceduti: sono 13, a seguito del decesso di un altro paziente a Padova. Il maggior incremento si è riscontrato tra i residenti a Padova (+14), seguita da Vicenza (+7) e Venezia (+4). Le persone ricoverate salgono a 164 (+9), quelle in terapia intensiva a 41 (+2).

Intanto oggi il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha parlato a margine della riunione con l’ Unità di Crisi che si è tenuta nella sede della Protezione Civile di Marghera: “Manderemo un avviso ai lavoratori ospedalieri in pensione, che per noi sono come riservisti, se vogliono o possono dedicarsi all’attività ordinaria nelle strutture”.

La possibilità è stata introdotta dall’ultimo decreto e prevede la possibilità di richiamare in servizio medici e operatori sanitari in pensione. “Il governo ha capito – ha proseguito Zaia – la bontà di questa strategia che il Veneto ha da sempre adottato. Ricordo gli insulti che abbiamo preso a suo tempo, ma non è tempo di polemiche”, ha concluso.

Personale in pensione ma non solo: lunedì altri 52 posti letto verranno attivati a fianco dei 450 già presenti nelle terapie intensive degli ospedali del veneto.
“Questa partita – ha commentato Zaia – la si discute e la si vince con le terapie intensive, per cui si possono prendere in carico più pazienti, non farli attendere, ed essere più performanti sulla qualità della cura. La prima sfida è quella della terapia intensiva ed è quella di fare in modo di arginare il contagio, perché una quota limitata di cittadini, si calcola il 5%, porta il paziente in terapia intensiva. I reparti hanno una tenuta, sono performanti ma sono postazioni di cura di altissima specializzazione, non sono un letto ‘normale'”.

Va da sé che i nuovi posti richiederanno altro personale, per questo l’Azienda Zero sta approntando bandi per ulteriori assunzioni straordinarie in regione, previsti dal decreto legge emanato stanotte dal Governo. Lo conferma il presidente Luca Zaia: “In Azienda Zero – ha detto Zaia – si sta procedendo per i bandi per assunzioni straordinarie, oltre ai 525 che precedono il decreto. Appena il decreto verrà pubblicato siamo già pronti con i bandi”, ha concluso.

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