Lettere al giornale.
Buongiorno, vi do la mia testimonianza su come è stato gestito il carnevale 2020.
Parlo dei trucchi dei ‘truccatori di strada’.
Mi è stato risposto che “Ci sono le normative per la testatura dei trucchi e pennelli monouso”, ma di monouso nemmeno l’ombra e nessun controllo da parte del Comune di Venezia, in piena pandemia.
Per quanto ho visto, nessun disinfettante e nemmeno acqua per poterli sciacquare.
Ulss ha risposto con una telefonata, il carnevale è finito e si archivia.
distinti saluti
Patrizia Pensa
La lettera originale datata 16 febbraio 2020 che la lettrice mostra come inviata all’assessore Lanzarin della Regione del Veneto, al Sindaco di Venezia, al Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima.
Preg.mi Tutti,
mi chiamo Patrizia Pensa,
Vi scrivo per richiamare la Vs. attenzione sul problema mondiale della diffusione e contagio del CORONAVIRUS di cui sappiamo tutti essere ALLARME MONDIALE.
In particolar modo la mia mail vuole portare l’attenzione sui permessi che il COMUNE DI VENEZIA ho concesso ai truccatori artisti di strada per il Carnevale 2020.
Sono convinta che il pericolo di contagio e di trasmissione da persone sane e portatrici del CORONAVIRUS possano essere i PENNELLI DA TRUCCO che vanno a contatto con le MUCOSE DELLE LABBRA e DEGLI OCCHI.
Sono per caso MONOUSO? Non credo proprio, i pennelli da trucco professionali costano una fortuna. Perciò per la tutela della salute pubblica mondiale CHIEDO di ritirare i permessi concessi e di bloccare per quest’anno questa attività, anche se porta la perdita economica per gli artisti, credo il DOVERE VERSO LA SALUTA PUBLICA ED IN QUESTO CASO MONDIALE sia più importante di ogni danno economico.
Ringrazio e porgo doverosi ossequi.
Patrizia Pensa