Scattano i controlli sulle attività ricettive, alla ricerca di quelle che esercitano prive di regolari autorizzazioni, e molti ‘gestori’ vengono pescati andando incontro a sanzioni e denunce.
Gli ultimi controlli interforze alle strutture ricettive, con particolare riguardo a quelle che forniscono alloggio prive di qualunque tipo di autorizzazione, i giorni scorsi.
Su disposizione del Questore della provincia di Venezia dr. Angelo Sanna, pattuglie della Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, nonché Vigili del Fuoco e personale dell’Ispettorato del lavoro e dell’ASL, hanno passato al setaccio camere di alberghi ed appartamenti per riscontrarne l’adeguamento alle normative di settore: non solo penali ed amministrative, dunque, ma anche fiscali, di igiene, salubrità e di prevenzione incendi.
I controlli sono scaturiti da mirate indagini svolte dagli Operatori di Polizia, che hanno esaminato i diversi annunci che giornalmente comparivano sui quotidiani e su vari siti internet, scoprendo strutture ricettive che in realtà non possedevano alcun tipo di licenza in merito alla suddetta attività.
Complessivamente 58 sono state le strutture ricettive controllate e 132 le persone identificate;
– 4 i gestori denunciati per non aver dichiarato all’Autorità di Pubblica Sicurezza i propri clienti ( art. 109 Tulps);
– 1 gestore deferito per violazione in ambito urbanistico;
– 3 gestori deferiti per “evasione fiscale totale” ( art. 5 D. lgs. n. 75/2000), in quanto del tutto abusivi.
Redazione
28/06/2015