[01/09] Controlli a tappeto dei Carabinieri della Compagnia di Mestre, nella serata di ieri e nella notte, contro la prostituzione, sia su strada che in appartamento, in tutto il centro abitato mestrino.
Quaranta militari, in divisa e in borghese, dal primo pomeriggio di ieri e fino alle prime ore della mattinata odierna, hanno sottoposto a controllo le zone calde del centro urbano – da via Fratelli Bandiera al Terraglio, dalla “Romea” alla via Orlanda, passando dall’area a ridosso di via Piave – sottoponendo a controllo ed identificazione, complessivamente, un centinaio di soggetti, tra cui 25 “lucciole”. Tra queste 2 sono state denunciate in stato di libertà per inottemperanza della misura di divieto del ritorno nel Comune di Venezia, mentre una terza è stata denunciata, sempre in stato di libertà , per inosservanza alla normativa sull’immigrazione clandestina.
A Mestre, nel quartiere “Piave”, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno scovato, interrompendone di fatto l’attività , una casa di appuntamenti, all’interno di un appartamento sito in via Duca d’Aosta; la tenutaria, una cittadina cinese di 48 anni, è stata tratta in arresto per sfruttamento della prostituzione.
Da qualche giorno, sulla scorta di varie segnalazioni di cittadini residenti nell’area, che avevano notato un intenso via-vai di soggetti maschili e la comparsa, di tanto in tanto, di ragazze cinesi in zona, i Carabinieri,avevano posto in essere una discreta attività di controllo dello stabile, che aveva permesso di rilevare il movimento di un discreto numero di clienti che a turno, con fare furtivo, varcavano la porta di ingresso dello stabile.
Raccolti gli elementi di interesse, i militari hanno rotto gli indugi ed effettuato l’irruzione nello stabile; la situazione rilevata, in effetti, ha permesso di confermare gli elementi raccolti, non lasciando adito ad ulteriori incertezze: secondo un meccanismo ormai classico, è stata rilevata la presenza della “maitresse”, una donna cinese sulla cinquantina che si occupava della gestione dell’attività , della clientela e di tutti gli aspetti “logistici”, mentre, in una delle camere da letto – tre in tutto, che, in base alle condizioni di rinvenimento, erano tutte utilizzate per l’attività illecita – era presente una donna, sempre cinese, di quarant’anni circa, addetta al meretricio.
A corollario, il materiale necessario allo svolgimento dell’attività di prostituzione: giornali hard, preservativi, aggeggi di ogni tipo, cosmetici, ecc…., tutto sottoposto a sequestro, unitamente alla somma di circa 300 euro. Considerando che le prestazioni avevano un prezzo variabile e trattabile, a seconda del cliente, tra i 30 e i 70 euro, è stato desunto che nella sola giornata di ieri, erano stati ricevuti 5 clienti.
A termine degli accertamenti – gli elementi raccolti hanno permesso di appurare con certezza che la stessa si occupava in toto dell’attività di gestione della casa di appuntamenti – la tenutaria, Y.L., 48enne, è stata dichiarata in stato di arresto per sfruttamento della prostituzione e condotta nel carcere femminile della Giudecca, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.
La donna sfruttata, trovata in appartamento – che, tra l’altro, parlava con difficoltà l’italiano – è stata denunciata in stato di libertà per inosservanza della normativa sull’immigrazione, poiché clandestina.
Sono tuttora in corso ulteriori accertamenti sui fatti, al fine di verificare il reale “giro” della casa di appuntamenti. E' stato stimato che, a pieno regime, con tre ragazze impiegate, venivano ricevuti, all’interno della casa, almeno 20 – 25 clienti al giorno, per un guadagno stimato di circa 1000 – 1500 euro – ed eventuali legami con altre analoghe situazioni.
