Una vicenda che ha dell’incredibile è avvenuta a Sottomarina, in via Alga.
Paolo Marangon, 67 anni, pensionato, si trova in un letto di ospedale all’ “Angelo” che lotta tra la vita e la morte a causa di un “battibecco” con un giovane che si è trasformato in tragedia.
Il pensionato è uscito dalla casa dell’amica con cui si trovava in compagnia. L’intento era quello di fare due passi prima di cena. Uscendo dall’edificio di via Alga, sulle gradinate del portone d’ingresso, c’era un gruppo di giovani seduto sui gradini.
Per passare, il pensionato ha urtato uno dei giovani che, secondo la ricostruzione, ha avuto una reazione violenta.
Il 26enne ha subito reagito con aggressività ed ha fatto partire un pugno violentissimo che ha colpito in piena faccia il 67enne.
Il pensionato è immediatamente crollato a terra, sotto gli occhi dell’amica che assisteva impotente.
Sempre secondo la ricostruzione, la furia del giovane non si sarebbe fermata, ma anzi l’aggressore si sarebbe accanito sull’uomo a terra colpendolo con calci e pugni.
Appena è stato possibile l’amica, disperata, ha provato a soccorrere l’uomo che già aveva perso conoscenza.
E’ stata chiamata l’ambulanza del Suem mentre altri passanti sono accorsi per cercare di portare soccorso.
L’ambulanza ha ricoverato immediatamente l’uomo all’ospedale di Chioggia, ma la situazione era talmente grave da necessitare di trasferimento all’ospedale di Mestre, dove tuttora lotta tra la vita e la morte in un letto di Rianimazione.
Sul luogo dell’aggressione, intanto, i carabinieri fermavano il giovane, mentre l’amica del povero pensionato veniva assistita in quanto in stato di choc.
che è stato fortunato che non lo ho urtato io se solo si alzava minacciosi gli facevo vedere 35 anni di pugilato in un secondo e adesso si sacnserebbe lui per non urtare gli altri con una bella protesi fatta in croazia
Faccio mia una frase tratta da una puntata del telefilm CSI Las Vegas
“La nostra cultura sostiene che non devi più provare vergogna per quello che fai e, purtroppo, questa città è fondata sul principio che non esiste qualcosa come la colpa. Fa quello che vuoi, non ti giudicheremo. Quindi senza una coscienza non c’è niente che ti impedisce di uccidere qualcuno. Ed, evidentemente, non devi nemmeno sentirti in colpa”.
Non mi meraviglio, siamo riusciti a creare una società malsana, arrogante, violenta, intollerante ed altri. Piacerebbe vedere come agiscono le famiglie che hanno questi bravi ragazzi, visto come sono Stati educati. Non parlo delle leggi, sono state fatte da dilettanti, dove prevale l’ideologia, pertanto nessuno si sente coinvolto personalmente. In parole povere, chi ha la disgrazia la tiene stretta poi il resto si vedrà.