Catenina strappata a Mestre in pieno giorno: uno dei tanti furti che avvengono che fa doppiamente male alle vittime, perché il valore affettivo dell’oggetto rubato è molto più alto rispetto a quello materiale. Invece il disprezzo dei ladri molto spesso fa sì che un oggetto così caro e prezioso venga liquidato per poco e senza alcuna considerazione per realizzare una manciata di euro.
Il brutto fatto è avvenuto ieri in Piazzale Candiani in pieno giorno. Improvvisamente, verso le 13, la signora, di ottant’anni, riceve una violenta manata, uno spintone che la fa cadere rovinosamente a terra. L’autore è un giovane straniero, dall’età apparente di 20-25 anni. Il giovane, senza riguardo né pietà, aveva afferrato la catenina d’oro della signora, strappandola, e se ne era andato.
La donna ha gridato e i passanti si sono avvicinati per soccorrerla, ma era impossibile provare ad inseguire il ladro che si allontanava: come ben sa chi ha vissuto di queste disavventure, i malintenzionati sono velocissimi nella fuga, salvo poi rallentare qualche isolato dopo, quando si rendono conto di non essere inseguiti.
L’ottantenne, anche se sconvolta, ha rifiutato di andare in ospedale, ma il suo dolore forse era più affettivo che fisico. Ricorda infatti il figlio, titolare della tabaccheria di Piazza Ferretto: “La collana era un regalo di mio padre, che ora non c’è più. Lei non se ne separava mai. La teneva nascosta sotto la camicia proprio perché nessuno la vedesse, nel timore di furti”.
“Sono disposto a dare una ricompensa a chi ci aiuta – continua il figlio – . La collana ha un grande valore per la mamma. Lei continua a piangere per averla persa”.