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Casi Covid Venezia e Veneto sabato, i numeri ufficiali

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Casi Covid oggi Venezia e Veneto, i numeri ufficiali: nella tabella i dati del bollettino regionale di oggi, sabato 6 febbraio alle ore 8.
(la colonna “delta” indica la differenza rispetto alla rilevazione precedente)
Con i dati attuali il Veneto è certo di rimanere in zona gialla, è una certezza del presidente Zaia.
“Non ci sono presupposti per cambiare zona, ma alla luce dei dati di oggi c’è la conferma che rimarremo in quella gialla”.
Con un Rt allo 0,63%, il presidente del Veneto Luca Zaia non si aspetta per i prossimi giorni spostamenti peggiorativi di fascia Covid.
I dati di fine settimana della pandemia confermano il calo dei dati clinici:

nei reparti non critici degli ospedali sono ricoverati 1.746 malati Covid (-21).
Il Veneto frena – nella media – nel numero di contagi rispetto ai giorni scorsi e nel numero dei decessi.
L’andamento positivo dei ricoveri, con il progressivo svuotamento dei reparti da pazienti Covid, è ripetuto dallo stesso Governatore.
“Le terapie intensive sono al 19% ricorda – quando la soglia per questa fascia di rischio è del 30%”.
In attesa che aumenti il ritmo delle forniture e quindi delle vaccinazioni, l’obiettivo è di un progressivo ritorno ad una seppur cauta ‘normalità’ ospedaliera, “che non vuol dire avere 150 50-160 persone in terapia intensiva e 1.700 in area non critica”, puntualizza Zaia.
“Questa non è normalità, – ribadisce il governatore – ma infezione presente ancora nelle nostre zone”.
L’obiettivo di Zaia è di accrescere le scorte di vaccini da mettere a disposizione, anche

attraverso acquisti legali e diretti all’estero.
“E’ innegabile che il mercato dei vaccini che si sta rivolgendo alle istituzioni si sta muovendo e anche parecchio – osserva -. Spesso questo mercato è alimentato da intermediari che vanno verificati. Il Veneto è in progress; qualche incontro c’è stato e se mai fosse vero che si può arrivare ad una soluzione nella legalità vuol dire vaccinare di più”.
Il Veneto cammina a marce forzate anche nel settore degli anticorpi monoclonali, particolarmente

efficaci nella prima fase della malattia.
La Regione aprirà un ‘tavolo’ specifico, tenendo conto che si stanno già sperimentando nel reparto malattie infettive di Verona.

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