Si ritorna a scuola. Gli alunni, gli studenti, anche i più volonterosi e ottimisti, sanno che i problemi non mancano e accompagnano l’avvio delle lezioni, oggi finalmente in presenza e con il peso di un’eredità pesante come il Covid, che ancora circola subdolo e temprato nelle sue inedite trasformazioni. S’inizia e già ci si ferma per le elezioni politiche.
Le scuole dovranno essere disponibili per l’allestimento dei locali a partire dal pomeriggio di venerdì 23 settembre e fino al 26 settembre compreso.
Le scuole sede di seggio elettorale rimarranno quindi chiuse dal pomeriggio del 23 fino a tutta la giornata di lunedì 26 settembre.
Ignorate le richieste di quanti chiedevano di non utilizzare le scuole, ma altri edifici allo scopo, gli alunni Lucignolo si fregano le mani e già che ci sono danno un’occhiata al calendario delle festività che noi, per facilitarli, pubblichiamo qui sotto.
Scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione
Inizio attività didattica: lunedì 12 settembre 2022.
Festività obbligatorie: tutte le domeniche;
il 1° novembre, solennità di tutti i Santi / l’8 dicembre, Immacolata Concezione / il 25 dicembre, Natale / il 26 dicembre, Santo Stefano /il 1° gennaio, Capodanno / il 6 gennaio, Epifania / il lunedì dopo Pasqua / il 25 aprile, anniversario della Liberazione / il 1° maggio, festa del Lavoro / il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica; la festa del Santo Patrono.
Sospensione obbligatoria delle lezioni:
31 ottobre 2022 (ponte solennità di tutti i Santi);
dall’8 dicembre al 10 dicembre 2022 (ponte dell’Immacolata);
dal 24 dicembre 2022 al 7 gennaio 2023 (vacanze natalizie);
dal 20 febbraio al 22 febbraio 2023 (carnevale e Mercoledì delle Ceneri);
dal 6 aprile all’8 aprile 2023 (vacanze pasquali);
24 aprile 2023 (ponte anniversario della Liberazione);
3 giugno 2023 (ponte festa nazionale della Repubblica).
Fine attività didattica: sabato 10 giugno 2023.
Le famiglie, già inflitte dal caro – energia assistono preoccupate alle notizie che pesano sul loro bilancio familiare e che riguardano la ‘Stangata scuola’ segnalata dal Codacons, il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori; che fornisce come ogni anno i dati ufficiali sul caro-scuola e le spese che dovranno affrontare i genitori in occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico: rileva un aumento dei prezzi del 7% , fino a 1.300 euro a studente per libri, diari, astucci, quaderni e corredi scolastici.
Da più parti nasce l’esigenza di ripensare ai costi, di utilizzare le cose che già si hanno, di coinvolgere i figli in un’azione educativa condivisa, mirata alla responsabilità e alla condivisione dell’economia familiare.
Non sarà facile convincere i bambini, i ragazzi, influenzati dalla pubblicità, martoriati dagli stimoli che spuntano a centinaia dai loro computer e cellulari, a rinunciare al diario con l’immagine in copertina della squadra di calcio preferita o al personaggio in voga che lancia linee specifiche per la scuola, influenzando gli acquisti.
Il Codacons elenca i motivi dei rincari che interessano il comparto Scuola, vi sono diversi fattori:
il caro-energia, che aggrava i costi di produzione del materiale scolastico portando a un rialzo dei listini al dettaglio;
la crisi delle materie prime, con le quotazioni di carta, plastica, tessili e adesive – indispensabili per realizzare quaderni, diari, penne, zaini, ecc. – che hanno subito sensibili rialzi nell’ultimo anno;
i maggiori costi di trasporto determinati dall’aumento dei listini dei carburanti.
Sempre il Codacons indica come risparmiare: consigli utili sulla spesa scolastica. È possibile risparmiare sensibilmente e abbattere i costi del 40% seguendo alcuni consigli utili diffusi:
non inseguire le mode e gli influencer ed evitare prodotti griffati;
non farsi condizionare dalle pubblicità martellanti valutare le offerte praticate dai supermercati;
non acquistare subito l’intero corredo (e rimandare le spese scolastiche non urgenti);
attendere le indicazioni dei professori per gli acquisti del materiale tecnico (compassi, dizionari, e via dicendo);
approfittare dei kit “a prezzo fisso”.
Non sarà facile coinvolgere i ragazzi in questa prova del risparmio, considerati i condizionamenti che subiscono, che abitano e affollano i loro cellulari e i loro desideri.
L’esempio dovrebbe partire dagli adulti che circondano la loro vita e non è detto che questo accada, anche se davvero ne varrebbe la pena per una sana disintossicazione del troppo, del superfluo, di ciò che deborda senza che ce ne accorgiamo.
Andreina Corso