Non si arrestano le tragedie nel mare legate all’immigrazione. Il cadavere di un bambino è giunto con un barchino a Lampedusa con un gruppo di migranti che hanno viaggiato verso l’Italia.
I profughi sono sbarcati in nottata al molo Favaloro. Sul posto è stata fatta arrivare una bara bianca per accogliere e sistemare la salma del bimbo.
Il corpo del piccolo appartiene ad un neonato di 20 giorni, originario della Costa d’Avorio.
Sul natante, soccorso al largo di Lampedusa, anche due ustionati.
Il cadavere è stato portato nella camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana.
La mamma del piccolo è stata invece trasferita, così come i compagni di viaggio, all’hotspot di contrada Imbriacola.
Il fatto è stato notificato alla Procura della Repubblica di Agrigento.
Secondo una prima ipotesi, il bambino potrebbe essere spirato per un malore.
Soltanto ieri una giovane era morta dopo l’arrivo nell’isola per un arresto cardiaco dovuto probabilmente ad ipotermia. La donna era, assieme ad altre 43 persone, su un barchino di 8 metri salpato da Sfax (Tunisia) la sera di tre giorni fa con altri 43 clandestini.
Oggi invece, con 375 arrivi a Lampedusa, è andato nuovamente in crisi l’hotspot di contrada Imbriacola dove sono ospitate circa 1.180 persone, a fronte di un capienza di 400.
La Prefettura di Agrigento ha già disposto il trasferimento di 80 di loro a Porto Empedocle con il traghetto di linea Cossydra.
Trasferimenti sono in corso anche a Catania dove i 246 migranti sbarcati ieri sera, 211 dalla Geo Barents e 35 da Humanity 1, stanno lasciando il Palaspedini, dove erano ospitati, per raggiungere, in pullman, Campania, Piemonte e Veneto.
Tutti i migranti erano stati fatti scendere dopo che specialisti dell’Azienda sanitaria provinciale, in qualità di consulenti, ne avevano evidenziato l’elevato ‘rischio psicologico’ per la lunga permanenza a bordo.
Invece, la prima delle due navi ong che erano approdate a Catania, la Humanity 1, ha già lasciato il porto. La sua destinazione sarebbe la Spagna per rifornimenti, per poi ripartire per riprendere le operazioni di salvataggio in mare.
Anche Geo Barents, la nave di ricerca e soccorso di Medici senza frontiere, lascerà oggi il porto di Catania. Dopo i necessari rifornimenti e il cambio di equipaggio tornerà nel mare Mediterraneo centrale.
Infine, è arrivata a Licata, nell’Agrigentino, la Rise Above, arrivata ieri con 89 migranti a bordo, tutti subito fatti sbarcare, a Reggio Calabria, assegnato come porto sicuro alla nave dell’ong Mission Lifeline.