La Guardia di Finanza di Venezia ha individuato tre commercianti di Mestre nei cui magazzini venivano stipate e vendute a venditori abusivi migliaia di borse griffate contraffatte.
Nel corso dell’estate i finanzieri veneziani oltre a contrastare la vendita al dettaglio di merce contraffatta nella città lagunare, hanno anche eseguito appositi servizi che hanno consentito di risalire ai fornitori della merce.
A seguito di queste attività di investigazione, sono stati individuati i tre esercizi commerciali, nei quali i venditori si rifornivano prima di andare in centro storico per proporre la loro mercanzia ai turisti.
I militari a Mestre, con la collaborazione della Camera di Commercio, hanno inoltre sottoposto le borse all’esame dello “spettrometro”, per la rilevazione di eventuali metalli in quantità superiore a quanto previsto dalla legge.
Campioni sono stati inviati ai laboratori per verificare la nocività e acquisire l’eventuale prova dei reati di adulterazione o contraffazione di altre cose in danno della pubblica salute.
Tra le settemila borse sequestrate, infatti, circa 200 potrebbero essere potenzialmente pericolose per la salute perché contenenti cromo esavalente, piombo e nichel in livello superiore rispetto ai limiti consentiti dalla legge.
Redazione
03/10/2015
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