Blitz di Rialto degli attivisti per il clima: una ragazza viene “perdonata” ed ora potrà tornare a Venezia, così potrà riprendere i corsi di Cà Foscari. La notizia è diffusa dagli stessi attivisti di Extinction Rebellion:
“La presente per informare che, ieri mattina, il Questore di Venezia ha revocato il primo foglio di via di quattro anni dato a Margherita, una delle attiviste di Extinction Rebellion che sabato aveva manifestato sul Ponte di Rialto. Il provvedimento era infatti totalmente illegittimo, poiché Margherita vive e studia a Venezia. Rimangono ancora attivi altri 4 fogli di via e le denunce pretestuose per 27 persone. Una criminalizzazione e attacco alla libertà di manifestazione che desta preoccupazione tra i docenti di Cà Foscari. In cinquanta hanno infatti firmato una lettera aperta in cui parlano di “atto intimidatorio e non salutare per una società democratica”.
E’ tutto vero, a dispetto dell’ira di Brugnaro che nell’immediatezza delle manifestazioni chiede sempre “Pene severe per chi imbratta la città”, Margherita è stata “perdonata”.
Margherita è una studentessa di Ca’ Foscari che si era vista comminare un “Daspo” di allontanamento dalla città per l’azione, non violenta, contro la Cop28 di Extinction Rebellion dello scorso fine settimana. Durante la protesta, che seguiva di pochi giorni la precedente in cui era stata imbrattata la Basilica di San Marco, gli attivisti di Extinction Rebellion avevano versato un composto chimico nell’acqua di Rialto, colorandola di verde, oltre ad essersi “appesi” con delle funi all’estremità del Ponte rimanendo pericolosamente a penzolare nel vuoto sopra il passaggio di barche, gondole, vaporetti, ecc.
La revoca del “Daspo” a Margherita, per permetterle di ritornare a frequentare l’università veneziana, sta facendo molto discutere in città e la discussione ha coinvolto i docenti e le istituzioni. Gli insegnanti dell’ateneo veneziano si erano schierati immediatamente dalla parte della protesta, chiedendo la revoca di tutti i Daspo e la salvaguardia del diritto di manifestare.
La stessa rettrice di Ca’ Foscari, Tiziana Lippiello, ha espresso sollievo per la revoca del Daspo nei confronti della studentessa: “Il diritto allo studio è un diritto fondamentale e inalienabile della persona, e, come rettrice, ritengo vada garantito”.
Meno entusiasta è stato il sindaco Luigi Brugnaro, il quale si è scagliato subito contro gli attivisti e ora non risparmia critiche ai professori che hanno sostenuto la petizione. Ha dichiarato: “Ai ragazzi dico di venire con delle proposte concrete. Non possiamo accettare che chi rivendica battaglie giuste poi si appenda ai capitelli del ‘500 del ponte di Rialto”.
In ogni caso, nonostante il successo ottenuto dal “ricorso” di Margherita, restano ancora quattro Daspo non revocati tra gli attivisti del clima. Secondo le parole della studentessa di Cà Foscari “perdonata”: “Una misura durissima, illegittima e anticostituzionale”.
Penso che più furbescamente la revoca sia stata fatta poiché non esistevano i presupposti legali per chiedere il foglio di via, che non per magnanimità.
Se si fa qualcosa contra legem, spesso si fa carriera in politica. Questi ragazzi sembrano ben piu’ sinceri degli adulti.
Ennesimo esempio di lassismo perdonata per aver messo in pericolo se stessa e gli altri , interrotto il servizio pubblico e viene perdonata ? Non ci sto !!!! Manifestare si può e si deve ma sempre seguendo la legge con le autorizzazioni dovute , cartelli
, volantinaggio etc .
Deve riavere il daspo lei e tutti i professori che l’hanno appoggiata….
Credo anche che la persona in questione la vedremo presto in qualche lista di qualche partito
Potrebbe sempre studiare da casa, è importante che tutte le parti coinvolte in una discussione siano disposte ad ascoltare e a considerare diversi punti di vista per arrivare a una soluzione efficace.