NOTIZIE VENEZIA | Fronteggiare con efficacia il fenomeno dei cosiddetti “barbanera” è possibile ma richiede un salto di qualità negli interventi. La polizia municipale li multa di continuo, ma questi ovviamente non pagano. La direzione Ambiente con Veritas pulisce di continuo le aree che lordano, ma questi continuano a lordare, e se chiudiamo con recinzioni i luoghi che usano la notte si spostano in altri.
La spirale non si interrompe. Anzi, il senso di impunità rende il gruppo sempre più aggressivo, platealmente “padrone” delle zone in cui si insediagiornalmente. Serve dunque maggiore efficacia. Solo la sistematica applicazione del foglio di via potrebbe allontanarli, soprattutto se unito all’imputazione di associazione a delinquere.
E’ del tutto evidente che si tratta, infatti, di un gruppone organizzato, fin dalla partenza dal paese d’origine, che agisce con precise gerarchie (violentemente garantite all’interno, ad esempio con brutali percosse verso le donne e verso chi non ottempera ai compiti), che intimidisce chi non acconsente alle proprie richieste, che compie atti di violenza privata, danneggia, sporca, disturba.
L’inefficacia degli interventi diffonde un senso di impotenza e alimenta, viceversa, il senso di impunità e la prepotenza di questa banda. Invece, sconfiggerla si può, le istituzioni possono e devono dimostrare di poter risolvere il problema. Naturalmente servirebbero anche ben altre politiche a livello nazionale. Nel frattempo, però, tutto quello che si può fare sul piano locale, e non è poco, fa fatto tempestivamente e nel modo più pragmatico.
Gianfranco Bettin
Assessore all’Ambiente
[05/07/2013]
