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“Basta svendere Venezia. Ipav non è un immobiliare. Si rimettano al centro i cittadini”. Di Monica Sambo

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Le scelte che il Cda di Ipav sta mettendo in campo sono tutte basate sul coprire la fallimentare gestione di questa Dirigenza dell’era Giunta Brugnaro (dato che 4 membri del CDA sono nominati dal Sindaco) che dimostra ogni giorno di non avere le competenze per gestire un Ente così importante per il nostro territorio – dichiara Monica Sambo Segretario Pd di Venezia.

La scelta di mettere in vendita i propri beni risponde alla logica di coprire i disastri della gestione che ha prodotto disavanzi per l’incapacità di riorganizzare e rilanciare le strutture, di rivedere il funzionamento e di evitare la fuga di personale.

Si vende il patrimonio della città d’acqua, una svendita continua che non è più accettabile. La cessione dei giardini delle Giudecca e dei servizi per minori rispondono alla stessa logica: fare cassa !

Ipav vuole cedere i servizi e gli immobili per ripianare i suoi debiti, vendiamo e cancelliamo il patrimonio per “sopravvivere” alla cattiva gestione ipotecando la tenuta dei conti futuri e il ruolo pubblico dell’Istituto.

Dismettere un servizio delicato importante come quello rivolto ai minori è un fatto gravissimo che è legato alla logica di far cassa.Il servizio ai minori che Ipav offre è un servizio importante per la tenuta sociale del nostro territorio, ricco di professionalità che non vanno perse, e che è sbagliato venga messo a gara come fosse un servizio qualsiasi.
Con questa gestione scellerata è a rischio anche il futuro occupazionale degli operatori, la loro professionalità e la tenuta del servizio !

Oggi scopriamo – prosegue Sambo – che per ristrutturare le strutture di Ipav bisogna fare cassa alienando beni a Venezia quando il Comune con il proprio avanzo poteva tranquillamente fare un piano di ristrutturazione delle strutture anche utilizzando gli incentivi fiscali disponibili.

Invece che occuparsi dei servizi alla persona, dei servizi agli anziani il Comune si è dedicato al “Bosco dello Sport” investendo lì tutti i soldi delle tasse dei cittadini per l’interesse di pochi a scapito di servizi collettivi che servono alle famiglie, agli anziani non autosufficienti e che avrebbero bisogno di entrare nella complessiva riforma del sistema della sanità territoriale.

Appare surreale ad esempio che Ipav venda le strutture (svendendo il patrimonio veneziano) e non sia in grado di riordinare i propri immobili in affitto. Era emerso dalla stampa un quadro di locazione che non era in alcun modo coerente con criteri rispondenti al mercato e alle condizioni delle famiglie che li abitano. Come mai la discussione è scomparsa e l’Assessore Venturini non è mai venuto in commissione a riferirne?

Come consigliere comunale ho chiesto più volte di accedere agli atti del Cda dell’Ente ma mi si risponde che IPAV è un ente controllato dalla Regione e quindi non ha nessun obbligo nei confronti dell’Amministrazione Comunale. Si utilizzano cavilli burocratici per non essere trasparenti, per non consentire ai consiglieri comunali di controllare la gestione di questi Enti Pubblici in modo da non dover rispondere alle Istituzioni del proprio operato.

Anche la discussione sui compensi illegittimi dei Consiglieri del Cda è avvolta nel mistero, il Comune e l’Assessore competente non ci risulta abbiano fatto atti concreti per intimare la chiusura di questa vicenda vergognosa e se lo hanno fatto e non si è ancora risolta cosa dobbiamo dedurre? Il Cda di Ipav non risponde all’Amministrazione Comunale che lo ha nominato o nella sostanza si lascia fare in modo da non assumersi alcuna responsabilità?

Il vero responsabile – conclude Sambo – di questi disastri è l’Assessore Venturini che ha piena fiducia di questa dirigenza nonostante gli evidenti disastri e che non interviene in alcun modo coprendo evidentemente una gestione inadeguata della cosa pubblica.

Monica Sambo
Segretaria Partito Democratico Venezia

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4 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Premesso che Ipav non rientra certo nelle mie grazie, la lettera del consigliere Avv. Sambo mi sembra “surreale” (perdonerà se riutilizzo il suo termine) sconclusionata e solamente volta per l’n-esima volta al “Cicero pro domo sua”.
    Parte da uno spunto della mala gestio brugnaresca per approdare ad un’accozzaglia di accuse contro gli altri, per poi elogiare il suo PD.
    Un po’ di orgoglio, per favore.
    Detto questo, dovremmo togliere tutti (e dico tutti) quelli che ci trainano in questo grottesco carro carnevalizio, soprattutto PD compreso. Forse solo allora potremmo salvarci.
    Poi chi sia realmente valido e onorevole penso non sia neppure nato.

  2. Intanto iniziamo ad usare le parole nel modo giusto. Non si tratta di una svendita (cioè di una vendita a prezzo al di sotto di valori di mercato) ma di una vendita a prezzo congruo. Poi si può discutere dell’opportunità dell’operazione in termini di gestione del patrimonio dell’ente. Ma per farlo bisogna avere gli strumenti e non uscire con comunicati approssimativi e demagogici. Altrimenti il dibattito politico rimane sempre a basso livello. E non si ottiene nulla di buono.

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