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Ater: assegnate ad altre 8 famiglie le case “intelligenti” di Campo dei Sassi ad Altobello

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Sono state consegnate ad altre 8 famiglie le “case intelligenti” di Campo dei Sassi ad Altobello, Mestre.

Dopo aver firmato i contratti “in loco”, nel giardino interno della struttura, le famiglie hanno ricevuto le chiavi degli alloggi dal presidente dell’Ater di Venezia Raffaele Speranzon.

Si tratta di 3 famiglie con assegnatari che soffrono di disabilità e 5 con anziani fragili per condizioni socio-economiche.

“Proseguiamo la consegna degli alloggi “intelligenti” in Campo dei Sassi – spiega il presidente Raffaele Speranzon – tra quelli che si liberano e quelli ancora disponibili, man mano che ci arrivano i fascicoli degli assegnatari che abbiamo richiesto al Comune di Venezia. Abbiamo voluto anticipare la consegna di questi alloggi a prima di Natale perché pensiamo che trascorrere le feste con la consapevolezza di avere una casa in cui potersi trasferire faccia la differenza. Sono tutte famiglie con persone fragili che devono essere tutelate dalle istituzioni, il senso di essere qui oggi è aver dato ascolto proprio alle loro necessità. Siamo orgogliosi di questo edificio che dà risposte a questi bisogni sia in termini abitativi che assistenziali, di cura della persona. E’ il futuro dell’assistenza domiciliare: consentire all’anziano autonomia e allo stesso tempo un tempestivo accudimento era ed è l’obiettivo del progetto, che vanta una progettazione avanzata e soluzioni impiantistiche che vanno dalla domotica all’uso di sistemi alternativi di generazione di energia”.

La giornata di oggi è stata anche occasione di scambio di auguri tra i nuovi inquilini Ater e il presidente.

I lavori di ristrutturazione all’edificio “Campo dei Sassi”, in via Fornace, sono terminati a febbraio scorso e ora ospita il progetto innovativo di assistenza familiare.

Il complesso a forma di ferro di cavallo, dove si trovano 37 “case intelligenti” di proprietà dell’Azienda territoriale di edilizia residenziale veneziana: alloggi restaurati, di varie dimensioni, dotati di un’alta tecnologia assistenziale.

Sono tutte abitazioni destinate all’Erp (Edilizia residenziale pubblica), e più precisamente a soggetti fragili, per età e condizioni socio-economiche: 26 abitazioni sono dedicate ad utenti anziani, 6 a soggetti con disabilità, mentre un appartamento è riservato alle “badanti di condominio”, operatrici scelte dai Servizi Sociali del Comune di Venezia che si turnano nell’assistenza ai residenti, giorno e notte.

Oltre a questi 32 nuovi alloggi, in base alla graduatoria e ai fascicoli forniti dal Comune di Venezia, grazie ai bandi di assegnazione e assistenza, vi sono altri 4 appartamenti restaurati destinati a famiglie della stessa fascia.

Si tratta del primo edificio dell’Ater con appartamenti strutturati e ammodernati per andare incontro alle esigenze di chi ha problemi di mobilità, così da permetterne l’assistenza in loco.

Le badanti hanno come “ufficio” uno degli appartamenti nello stabile, munito di due camere da letto, due bagni e cucina, oltre alla “control room”, una sala di controllo che permette di monitorare i sistemi di allarme e velocizzare gli interventi.

Il tutto è gestito da un software che permette la visione, su vari schermi, delle immagini di videosorveglianza esterna, ma anche dello stato dei numerosi dispositivi interni agli alloggi: quelli di domotica e quelli di riscaldamento e raffrescamento a terra, quelli anti-allagamento e anti-intruso, oltre ai rilevatori di gas e fumo.

Ogni bagno e camera da letto sono infatti dotati di allarmi che, se azionati dai residenti, suoneranno nella “control room”.

Per le badanti è possibile rispondere alle richieste degli inquilini anche attraverso citofoni collegati tra loro, presenti in tutti gli appartamenti.

Grazie a questi strumenti è possibile intervenire tempestivamente in caso di necessità: alle operatrici basta affacciarsi sul pianerottolo, scendere le scale e raggiungere i residenti in difficoltà nei propri appartamenti.

E’ stato inoltre realizzato un impianto d’illuminazione di emergenza e sicurezza: il concetto di “casa intelligente” consente da una parte il servizio di assistenza medico sanitaria ai residenti che necessitano di cure, e dall’altra una maggiore sorveglianza contro i furti

“Come già avevamo annunciato, questo complesso, completamente rinnovato, raffaele speranzon presidente ater tondo uppuò candidarsi ad essere una struttura di assistenza domiciliare per Venezia – ha aggiunto Raffaele Speranzon – è significativa la dotazione dei dispositivi domotici in ogni casa, finalizzati a facilitare la gestione del quotidiano da parte dell’utenza. Grazie alla tecnologia e alla complementare rete di assistenza garantita dai Servizi Sociali del Comune di Venezia, sarà possibile allontanare, e se possibile evitare, il ricovero in case di cura o altre strutture ospedaliere o paraospedaliere”.

La ristrutturazione all’edificio “Campo dei Sassi”, alle parti interne ed esterne del complesso, è stata finanziata con 7,4 milioni di euro, di cui 5 da fondi ministeriali e 2,4 da fondi dell’Ater di Venezia.

E’ del 1932 lo stabile con pianta a forma di U originariamente denominato “Corte dei sassi”. Il complesso di appartamenti restaurati ha una vasta corte interna, con giardino, nuovi ascensori e impianto fotovoltaico. Al suo interno si trovano anche un paio di abitazioni di proprietà privata.

Nel corso dell’inaugurazione del complesso è stata ricollocata, nella corte, una statua raffigurante Papa Giovanni XXIII che era stata rimossa prima dell’inizio dei lavori, di grande valore simbolico per i residenti che vivono nel quartiere.

La statua in legno della Val Gardena risale ai primi anni Settanta ed è stata restaurata dal comitato inquilini di Altobello per poi essere ospitata all’interno della vicina chiesa della Madonna Pellegrina. Ora la raffigurazione di Papa Roncalli è tornata ad essere ricollocata nel suo luogo originario, in “Campo dei Sassi”.

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