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Alberto Stasi è colpevole per la Cassazione. Si è costituito

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Alberto Stasi è colpevole per la Cassazione. Si è costituito

Alberto Stasi è colpevole. Lo ha stabilito la Cassazione che ha confermato minuti fa in via definitiva la sua condanna a 16 anni per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi a Garlasco (Pavia).
Alberto Stasi è entrato nel carcere di Bollate, dove si è costituito. Era accompagnato dalla madre.

Si chiude così definitivamente quello che è stato uno dei gialli più incomprensibili degli ultimi otto anni di cronaca.
Alberto Stasi è colpevole in quanto arriva la conferma della condanna a 16 anni di carcere, come deciso oggi dalla Cassazione che mette la parola “fine” al cosiddetto Giallo di Garlasco nel quale ha trovato la morte, barbaramente uccisa, Chiara Poggi.

Chiara Poggi viene assassinata nella sua villa in via Pascoli, a Garlasco (Pavia) il 13 agosto 2007. Il suo fidanzato Alberto Stasi, laureando alla Bocconi, da’ l’allarme dicendo di aver trovato il corpo senza vita riverso sulle scale della cantina con il cranio fracassato.
Alberto Stasi in agosto riceve un avviso di garanzia per omicidio volontario. La sua casa e’ perquisita. Vengono passate sotto la lente d’ingrandimento le sue ultime ore: persino la sua telefonata al 118 viene vivisezionata.
I carabinieri sequestrano tre auto, tra cui la sua Golf, due biciclette e vari attrezzi.

In settembre Stasi cambia difensori. Il prof. Angelo Giarda e i fratelli Colli
sostituiscono Giovanni ed Eleonora Lucido.
Subito dopo il pm decide il fermo di Alberto. Sui pedali di una bici sono state trovate tracce di Dna compatibile con quello di Chiara: per i Ris e’ sangue della ragazza, per la difesa puo’ essere sudore o saliva.

Dopo quattro giorni in carcere a Vigevano, il gip non convalida il fermo e rimette in liberta’ Stasi. Non ci sono prove sufficienti per giustificare un arresto.
Intanto l’autopsia chiarisce che Chiara e’ stata uccisa tra le 11 e le 11.30, con un oggetto appuntito.
Tra i 10 e 15 i colpi inferti. L’ultimo, alla nuca, e’ stato mortale.

Stasi viene subito dopo indagato anche per detenzione di materiale pedopornografico trovato nel suo pc, vicenda per cui verra’ assolto definitivamente lo scorso gennaio.

Il pm Rosa Muscio chiede il rinvio a giudizio di Alberto Stasi per l’omicidio della fidanzata. Davanti al gup di Vigevano Stefano Vitelli si apre l’udienza preliminare e circa un mese dopo Stasi chiede il rito abbreviato.

Al processo con rito abbreviato, il pm Rosa Muscio, affiancata dal collega Claudio Michelucci,chiede al gup Stefano Vitelli la condanna di Stasi a 30 anni. Per la difesa Stasi e’ innocente e va assolto.
Il gup non emette sentenza, ma esce dalla camera di consiglio con un’ordinanza con cui dispone una superperizia medico-legale ed altri accertamenti peritali chiedendo, tra l’altro, verifiche sul pc di Stasi, sul percorso compiuto dal giovane nella villetta di Garlasco quando trovo’ il corpo di Chiara e sull’orario della morte.

Il 17 dicembre 2009 Stasi viene assolto.

A novembre 2011 parte il processo d’appello. Il pg Laura Barbaini chiede 30 anni di carcere per Stasi, la parte civile che venga riconosciuta la sua responsabilita’ e il risarcimento di 10 milioni di euro, mentre la difesa punta ancora sulla mancanza di prove.
In dicembre Stasi viene di nuovo assolto dalla Corte d’Assise d’appello secondo la quale “la decisione di primo grado e’ immune da vizi e merita di essere confermata”.

In aprile del 2013 la Cassazione annulla il processo di secondo grado e rinvia gli atti alla Corte d’Assise d’Appello di Milano, perche’ ricelebri il dibattimento. Per gli ermellini, nel giudizio di secondo grado erano stati ‘svalutati’ gli indizi contro Stasi e andavano effettuati, come era stato chiesto dalla parte civile e dal pg, una serie di approfondimenti istruttori.

In aprile 2014 la prima Corte d’Assise d’Appello dispone la riapertura del caso con un’integrazione dell’istruttoria dibattimentale e nuovi esami e perizie. Tra questi la ripetizione della sperimentazione della camminata di Alberto che viene completata a due gradini e alla zona antistante la scala della abitazione dei Poggi. Viene, tra l’altro, sequestrata la bici nera da donna nella disponibilita’ degli Stasi.

Dicembre 2014: Alberto Stasi e’ condannato a 16 anni di reclusione dalla corte d’Assise d’Appello di Milano nel processo d’appello bis.

30 APRILE 2015: Doppio ricorso in Cassazione contro la condanna a 16 anni di carcere per Stasi: a impugnare la sentenza da un lato la difesa che ha chiesto di cancellare il verdetto dello scorso dicembre della Corte d’Assise d’Appello di Milano, dall’altro il pg Laura Barbaini che ha invece chiesto di riconoscere l’aggravante della crudeltà esclusa dai giudici di secondo grado.

Oggi la conferma della condanna.

Mario Nascimbeni
12/12/2015

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