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Acrobazie spericolate a Venezia sui video: individuati gli acrobati del parkour

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Acrobazie spericolate a Venezia compiute lo scorso ottobre: identificati e sanzionati i cinque giovani francesi autori delle peripezie “parkour” in città.
La storia è avvenuta nei giorni 24 e 25 ottobre 2020. Cinque giovani cittadini francesi hanno effettuato pericolose evoluzioni ginniche a San Polo, Santa Croce e Giudecca, postando poi sui social media internazionali le proprie evoluzioni “parkour”.
Le indagini da parte del Nucleo di Pronto Impiego della Polizia locale di Venezia e, grazie anche alla collaborazione internazionale garantita dal Centro di Cooperazione Polizia e Dogana (CCPD) di Modane Le Freney, sono riuscite ad identificare i responsabili.
Si tratta di cinque giovani cittadini francesi, uno di 18, l’altro di 22 e gli altri tre di 26 anni, residenti rispettivamente a Chambretaud, La Verrie e Rennes, nella Francia Nord Occidentale, tra la Bretagna e la Vandea.
A carico degli stessi sono state elevate sanzioni per complessivi 4.435,20 euro stante la violazione del Regolamento di Polizia e Sicurezza Urbana e della normativa anti-Covid 19.
“Venezia è una città che va rispettata – ha dichiarato il sindaco Luigi Brugnaro – e per questo saremo sempre impegnati a contrastare tutti coloro che pensano, infrangendo le regole, di sfruttarne il nome e la bellezza per mettersi in mostra sui social”.
“Un particolare grazie agli agenti della Polizia locale che, insieme ai colleghi d’Oltralpe, anche in questa occasione hanno dimostrato di essere pronti ad intervenire. La sicurezza, la costante presenza sul territorio, il sistema di videosorveglianza e l’attenzione verso il decoro e il rispetto della città sono elementi cardine dell’agire dell’intero Corpo che in questi anni sta dimostrando una sempre maggiore attenzione e professionalità. Mi auguro che i cinque ragazzi abbiano capito la gravità dei loro gesti e si scusino sinceramente con la città e con chi l’ha veramente a cuore”.
“Nel dettaglio – spiega il comandante Marco Agostini – sono stati irrogati a carico dei trasgressori ben 14 verbali amministrativi per sanzionare comportamenti quali il tuffarsi nei canali veneziani dopo avere preso la rincorsa lungo le fondamenta, l’arrampicarsi sulle facciate dei palazzi gettandosi poi nelle acque sottostanti, il girare a torso nudo, il far volare un drone senza autorizzazione e il non aver indossato i dispositivi di protezione delle vie respiratorie. Non solo, nel caso di ritorno a Venezia di detti soggetti, sarà comunque irrogato un ordine di allontanamento, il cosiddetto “Daspo urbano”, per 48 ore”.

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