“Con ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile, sono state stabilite le disposizioni per la concessione di contributi a soggetti privati e attività economiche per gli eventi calamitosi degli anni 2019 e 2020 – spiega il sindaco Luigi Brugnaro – Pertanto, il Comune di Venezia, quale Amministrazione competente in via ordinaria all’esercizio delle funzioni del Commissario Delegato, ora provvederà alle attività di raccolta, integrazione e aggiornamento delle istruttorie relative ai contributi di cui all’articolo 25 comma 2 lettera e) del D. Lgs. 1/2018 dell’Acqua Granda”.
In totale sono 1.222 le istanze procedibili, per le quali era stata allegata la perizia asseverata entro il 29 gennaio 2021, e non sono state oggetto di rinuncia o annullamento da parte dei richiedenti. Più precisamente sono 903 istanze di privati e 319 di imprese.
L’ammontare complessivamente richiesto in queste 1.222 istanze è pari a euro 33.682.603,16, previa riduzione di ciascuna istanza entro i limiti massimi previsti dall’O.C.D.P.C. n. 932 del 13 ottobre 2022, pari a euro 150.000,00 per i privati cittadini ed euro 450.000,00 per le attività economiche e produttive.
“Abbiamo lavorato in silenzio questi mesi per poter arrivare finalmente all’obiettivo e ringrazio i Ministeri competenti e la Protezione Civile per l’impegno profuso. A metà novembre sarà messa online la procedura per completare le istruttorie di lettera e) – riferisce il sindaco di Venezia – attraverso le quali si andrà a definire il singolo importo di rimborso, legato alle tabelle ministeriali”.
“Sono passati quasi 4 anni da quella terribile notte, che nessun veneziano ha dimenticato – conclude Brugnaro – Dopo il grande lavoro fatto dalla struttura commissariale per il ripristino delle infrastrutture e per l’erogazione dei contributi di lettera c) per oltre 5.000 domande ed un importo complessivo che ha superato i 34 milioni di euro, avvenuto in pochi mesi, ora passiamo alla fase finale con la lettera e), per la quale aspettavamo la copertura economica del Governo”.
Conte, all’epoca Presidente del Consiglio, aveva detto, credo il giorno dopo, i fondi sono immediatamente disponibili.
Si attende con speranza