Scriviamo in risposta alla lettera inviatavi dal signor Paolo Scarpa pubblicata in data 18.4.2022, con la quale questi sostiene che le tariffe dei taxi acquei sarebbero sparite dagli stazi.
Non è così.
Le tariffe taxi acquei (approvate con Deliberazioni di Giunta Comunale N. 227 e 516 del 2011 e rimaste invariate dal dicembre 2011 ad oggi) sono esposte in ogni stazio taxi (a titolo esemplificativo, si allega foto dello stazio “Danieli”) e sono strettamente applicate, per non essere “trattabili”, come scrive il signor Scarpa (se mai questi abbia assistito a contrattazioni, sappia che queste sono legittime e consentite per il servizio di noleggio con conducente).
Se il signor Paolo Scarpa ritiene che alcuni stazi ne siano sprovvisti, deve rivolgere le proprie lamentele al Comune di Venezia, unico ente preposto alla manutenzione e cura degli stazi.
I tassisti acquei sono chiamati soltanto a contribuire economicamente (così è stato deciso dal Comune di Venezia) al mantenimento in buono stato degli stazi e di quanto li correda. Ogni titolare, dal 2013 a questa parte, versa a tal fine nelle casse comunali somma pari ad € 1.500 (€ 1.200 per i titolari di sola licenza taxi), in forza della Deliberazione di Giunta Comunale N. 228/2011.
Le tariffe taxi sono altresì pubblicate sul sito del Comune di Venezia https://www.comune.venezia.it/it/content/tariffe-taxi-acqueo
Ancora, le tariffe sono esposte nei frontoni delle cabine di ogni taxi acqueo (art. 13 del Regolamento del Comune di Venezia in attuazione alla Legge Regionale 63/1993).
Ogni taxi acqueo (come previsto dall’art. 12 del medesimo Regolamento) ha installato, in maniera visibile per l’utenza, il tassametro punzonato esterno (c.d. master) e un dispositivo luminoso (display), nella cabina passeggeri, che riporta gli importi registrati dal tassametro esterno.
Quanto agli sconti per i veneziani, questi sono applicati sistematicamente.
Quanto al trasporto disabili, sappia il signor Scarpa che il Comune di Venezia è particolarmente attento al riguardo. Del pari lo sono i tassisti acquei veneziani. Ne sia prova che, per volontà comune, l’ultimo bando per il rilascio di licenze taxi (risalente al 2011) ha previsto che ogni assegnatario (a pena di decadenza dall’assegnazione) avrebbe dovuto dotarsi di motoscafi costruiti appositamente per garantire l’accessibilità ai disabili.
Ad oggi, più di trenta unità hanno queste caratteristiche.
Nessun altro contingente comunale taxi in Italia ha un così alto numero percentuale di unità dedicate al servizio disabili.
Non intendiamo rispondere agli infondati commenti offensivi rivoltici dal signor Paolo Scarpa per non porci sullo stesso piano di questi.
Associazione Taxi e Nolo per Venezia
Jacopo Codori
Consorzio Lepanto Taxi Acqueo
Andrea Marconi