Eccezionale la tecnica dell’ANIA, attaccare su due fronti e poi… fare marcia indietro su uno, il meno importante!
Ecco come si agisce subdolamente: si predispongono due emendamenti.
Il primo per introdurre il risarcimento in forma specifica (la possibilità per l’assicuratore di far riparare direttamente il mezzo incidentato in una propria carrozzeria di fiducia) e qualora il danneggiato decidesse di non accettarlo, portando la macchina a riparare in altra carrozzeria, il risarcimento verrebbe decurtato del 30%.
Il secondo per cancellare di punto in bianco le invalidità di modesta entità conseguenti a lesioni non evidenti agli esami strumentali (in pratica tutti i colpi di frusta, i trauma cranici commotivi, ecc.).
Attorno al primo scoppia una rivoluzione, insorgono i carrozzieri e le associazioni di consumatori molti politici li appoggiano certi di guadagnare visibilità e voti, mentre per il secondo nessuno si preoccupa, solo l’ANEIS: immediatamente scrive una lettera ai Senatori e ai Media denunciando la gravità di un simile provvedimento, volto solo ad assecondare la cupidigia delle Imprese di assicurazione, mai paghe delle già molteplici norme approvate dai nostri legislatori a vantaggio esclusivo delle stesse, contro gli interessi dei consumatori e i diritti dei cittadini danneggiati.
Nel’indifferenza totale delle Associazioni di consumatori, alle proteste ANEIS si è aggiunto anche il SISMLA (Sindacato Italiano Specialisti di Medicina Legale e delle Assicurazioni), denunciando che un simile provvedimento porterebbe al ricorso in massa agli esami strumentali, i cui maggiori costi ricadrebbero sul Sistema Sanitario Nazionale (già gravemente in crisi) sia per la spesa che per l’allungamento dei tempi, giovando solamente ai gretti interessi dell’ANIA e delle Imprese associate.
Fatto sta che il provvedimento relativo al risarcimento in forma specifica è stato soppresso, ma quello relativo agli accertamenti strumentali resta in essere e consentirà alle Imprese di lucrare, come sempre, sulla salute dei cittadini, su quella salute che la Costituzione salvaguarda, ma che i nostri legislatori davvero poco considerano.
Ora il cittadino danneggiato dovrà solo sperare che l’Aula respinga questi assurdi e mostruosi emendamenti, restituendo a chi ne ha la competenza, cioè al Medico Legale, il compito di valutare i postumi derivanti da qualsiasi lesione, sia essa grave o modesta.
La valutazione clinica la fa il medico non certo la macchina, che è per lui solo di ausilio.
Luigi Cipriano – Presidente ANEIS
[26/02/2012]