L’incidente di Trento, quello per cui una bambina di 11 anni si è sparata con la pistola del padre rimanendo uccisa, vicino a Riva del Garda, deve essere considerato appunto per tale, un incidente.
Dopo la prima ricostruzione dei fatti, gli inquirenti non hanno avuto dubbi sulla dinamica della morte della bambina: si tratta di morte accidentale.
La figlia del proprietario della pistola, un agente della polizia stradale, è rimasta uccisa da un colpo partito accidentalmente mentre ella stessa maneggiava la pistola del padre. Si è trattato, quindi, di una tragica fatalità.
L’arma si trovava in una custodia nel cassetto della scrivania del padre, un agente della polizia stradale, e la disgrazia si è verificata mentre i genitori stavano lavorando nel giardino dietro alla casa.
La bambina avrebbe trovato la pistola nel cassetto e l’avrebbe presa in mano, poi è partito il colpo.
I genitori sono subito accorsi e hanno lanciato l’allarme, ma per la bambina ormai non c’era più nulla da fare. Inutile l’intervento dell’elicottero di Trentino Emergenza.
La famiglia da pochi mesi viveva a Pregasina, che si trova a pochi chilometri da Riva del Garda, dove la ragazzina frequentava il primo anno della scuole medie.
Monica Manin
[02/01/2015]
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