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Saldi, a Mestre nella prima settimana cittadini con il freno a mano tirato

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Saldi invernali con il freno a mano tirato, con risultati uguali o inferiori rispetto al difficile 2011. La Mestre in saldo arranca dopo la prima settimana di vendite. A dirlo è una analisi congiunta effettuata da Movimento Consumatori e Confesercenti tramite 60 interviste a “piccoli” negozianti mestrini e 100 interviste a consumatori sempre mestrini. I risultati confermano che la gente spende meno ma che questo resta il momento migliore per comprare ciò a cui, durante l’anno, si rinuncia.
 
Secondo il 65 per cento dei negozianti mestrini intervistati nella prima settimana di saldi invernali, le vendite sono state sostanzialmente in linea con l’anno passato, ma quasi un terzo del campione denuncia fatturati inferiori. Quasi metà  dei commercianti (46,5%)  – che applicano in media sconti compresi fra il 20 e il 40 per cento – ritiene che questi saldi invernali rappresenteranno comunque una buona fetta di fatturato annuo, compreso fra il 20% e il 30%. In generale, oltre l’80 per cento degli intervistati è contrario alla liberalizzazione dei saldi, e quasi il 70 per cento è convinto che gli outlet, soprattutto in questi periodi, facciano concorrenza sleale. Emblematica la visione del futuro da parte dei negozianti mestrini. Più di un terzo ritiene che nei prossimi 12 mesi la situazione economica della propria azienda peggiorerà , oltre la metà  non prevede né miglioramenti né peggioramenti. Nessuno contempla possibili trend positivi. “Il risultato del sondaggio conferma largamente le previsioni della vigilia – commenta Michele Lacchin, vice direttore Provinciale di Confesercenti.
«Il clima di sfiducia e di incertezza pesa infatti sul livello degli incassi e sulle prospettive future mentre cresce il livello di competizione e di concorrenza tra i diversi canali distributivi. Resta elevato il rilevo dei saldi invernali sul fatturato annuo dei commercianti anche per l’atteggiamento del consumatore che è sempre meno orientato all’acquisto d’impulso e più propenso a valutare con attenzione i  prodotti e a comparare i diversi prezzi».
 
Oltre l’80 per cento dei consumatori mestrini sta approfittando dei saldi invernali per fare acquisti. Il 40,4% del campione prevede di spendere in questo periodo fra i 100 e i 200 euro, un altro 30% anche di più, fra i 200 e i 300 euro. La spesa si rivolge in particolare ai capi d’abbigliamento (87,2%), e alle calzature (66%). La stragrande maggioranza degli intervistati (più del 90 per cento) giudica “abbastanza buona” la qualità  della merce in saldo. Mentre nello scontro fra grande e piccola distribuzione, quest’ultima sembra soccombere. Infatti il 46,8 per cento dei consumatori sta effettuando i propri acquisti nei centri commerciali, mentre un intervistato su quattro si rivolge ai negozi tradizionali. Negli outlet si sta recando poco più di un intervistato ogni cinque.
«Dalla nostra indagine – spiega Alessandra Galdo del Movimento Consumatori – emerge in modo chiaro lo stato di incertezza, non solo economica, che caratterizza le famiglie mestrine. Ai consumatori suggeriamo sempre cautela. Ecco alcuni consigli: confrontare, se possibile, il prezzo vecchio con quello ribassato, controllare che i capi siano in buone condizioni, conservare sempre lo scontrino, fare attenzione che la merce in saldo sia quella stagionale. Bisogna sapere poi che la garanzia vale due anni. Infine, invito i consumatori a non fare il passo più lungo della gamba:  le dilazioni di pagamento possono indurre in tentazione, ma è necessario fare  bene i conti per evitare di trovarsi nell'impossibilità  di saldare le rate».

[13 Gennaio 2012]

redazone@lavocedivenezia.it

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