IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

sabato 27 Aprile 2024
10.5 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGEMestreAll'Ospedale dell'Angelo il laser a freddo
Questa notizia si trova quiMestreAll'Ospedale dell'Angelo il laser a freddo

All'Ospedale dell'Angelo il laser a freddo

pubblicità

 

[27/05] La Neurochirurgia dell’ospedale dell’Angelo è uno dei venti centri mondiali in cui si utilizza una tecnica d’avanguardia per rimuovere dal cervello malformazioni vascolari o tumori in casi gravissimi, giudicati generalmente inoperabili. Finora, grazie ad un nuovo laser “a freddo”, sono stati trattati con successo 5 pazienti che dopo l’intervento hanno potuto riprendere una vita normale.

Mestre è divenuta l’unico punto di riferimento per l’Italia – 3 dei 5 pazienti operati provenivano da fuori regione – che permette ai malati di evitare faticose trasferte all’estero.

La tecnica viene utilizzata dai neurochirurghi di Mestre per eseguire un by-pass tra l’arteria carotide al collo e le arterie all’interno del cervello. La particolarità  dell’intervento è che non viene mai interrotto il flusso del sangue al cervello, scongiurando tutte le complicazioni gravemente invalidanti connesse alla mancata circolazione.

 

“Esistono malformazioni vascolari, chiamate aneurismi, o tumori che si sviluppano alla base del cervello, che non possono essere operati con tecniche tradizionali  in quanto coinvolgono le grosse arterie che portano sangue al cervello – spiega Giuseppe Trincia, direttore della Neurochirurgia e del dipartimento di Scienze Neurologiche dell’Ulss 12 – E’ dunque necessario creare una nuova circolazione per il cervello. I pazienti portatori di alcune di queste patologie venivano fino a poco tempo fa ritenuti inoperabili e quindi avevano una sorte segnata”.

LA NUOVA TECNICA
Qualche anno fa in Olanda è stata messa a punto una tecnica chirurgica innovativa. L’ha ideata il professor Cornelius Tulleken, neurochirurgo di Utrecht. 
Questa tecnica richiede l’utilizzo di un particolare laser “a freddo”. Si tratta della cosiddetta Excimer Laser Assisted Non-occlusive Anastomosis (ELANA) cioè di un by-pass costruito utilizzando in genere una vena prelevata dal paziente stesso tra un’arteria “a monte” della malattia ed un’altra arteria “a valle” all’interno del cervello.
Tale rivascolarizzazione è definita “non-occlusiva” in quanto permette di eseguire il by-pass sull’arteria cerebrale senza chiuderla, grazie ad un’apparecchiatura laser ad eccimeri, “a freddo”, unica nel suo genere. La tecnica  introdotta dal gruppo di neurochirurghi olandesi permette di trattare  pazienti fino ad ora giudicati inoperabili. Con tale tecnica sono stati operati più di 200 pazienti in pochissimi centri europei ed i risultati clinici sono soddisfacenti.

LA SCELTA DI MESTRE
“Abbiamo l’ambizione di guardare sempre avanti – dice il dottor Trincia – All’indomani della scoperta olandese abbiamo pensato, avendo il nostro ospedale in dotazione l’apparecchiatura laser, di specializzarci in questa nuova opzione chirurgica”.
Carlo Conti, neurochirurgo dell’Angelo, responsabile dell’Unità  operativa Neurochirurgia vascolare e funzionale, ha eseguito l’addestramento sia teorico che pratico presso l’Università  di Utrecht e quindi è stato possibile cominciare ad applicare la nuova tecnica anche a Mestre. 
 “E’ un intervento complesso, che dura 9-10 ore – spiega Giuseppe Trincia – e che richiede la collaborazione di neurologi, neuroradiologi, chirurghi vascolari, anestesisti, e la massima sintonia di tutto il personale di sala operatoria. Il prof. Tulleken ha assistito ai primi nostri interventi ed ha potuto apprezzare questa interdisciplinarietà , oltre che certificare l’affidabilità  e la qualità  di tutta la procedura attuata da medici sempre in grado di fronteggiare possibili complicanze.  Dei 5 casi finora trattati, 4 presentavano aneurismi  e 1 un tumore della base cranica".

PAZIENTI SELEZIONATI
Possono trarre beneficio da questo intervento i portatori di aneurismi giganti o di tumori che coinvolgono le grosse arterie cerebrali (carotide interna, vertebrale, cerebrale media, cerebrale posteriore) e che non potrebbero essere operati se non provocando gravi esiti ma anche i pazienti con ictus cerebrale, in cui le tecniche di trattamento tradizionale non hanno avuto esito, sembrano avere dei risultati promettenti.
L’esperienza di Mestre sarà  al centro di un congresso internazionale che si terrà  in dicembre all’auditorium del Padiglione Rama sul tema della rivascolarizzazione cerebrale organizzato dal dipartimento di Scienze neurologiche dell’Ulss 12.

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img