IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

mercoledì 17 Aprile 2024
11.8 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGEsocietà“The White Queen”, Philippa Gregory: "Amo figure femminili interessanti e potenti". Nostra intervista
Questa notizia si trova quisocietà“The White Queen”, Philippa Gregory: "Amo figure femminili interessanti e potenti". Nostra...

“The White Queen”, Philippa Gregory: “Amo figure femminili interessanti e potenti”. Nostra intervista

pubblicità

the white queen philippa gregory

“The White Queen” è una serie tv che ha debuttato nella nostra televisione la vigilia di Natale e ha già un nutrito numero di fans che seguono il cast e le storie de La guerra delle due Rose. Il prodotto televisivo è tratto dai libri di grande successo di Philippa Gregory che abbiamo avuto modo di intervistare.

Come sceglie di rendere protagonista un personaggio storico piuttosto che un altro e, in particolare sulla Guerra delle Due Rose, c’è qualche altro aspetto che le piacerebbe approfondire in un futuro?
Mi è sempre piaciuto lavorare con interessanti e potenti figure femminili, così com’è stato per il primo libro della serie, poi adattato per la tv, la “White Queen”, Elizabeth Woodville. La sua storia è stata talmente affascinante per me, che mi ha permesso di interessarmi anche sulla sua più grande rivale – la regina rossa Margaret Beaufort – e a sua madre, che è stata la protagonista del mio libro “La signora dei fiumi”. Un personaggio femminile affascinante sembra, ogni volta, condurmi verso un altro. Ora, infatti, sto lavorando sulla nuova generazione, rappresentata da Margaret Pole, in un romanzo che uscirà il prossimo autunno.

In “Una principessa per due re”, il ritratto di Enrico VII che ne esce, almeno inizialmente, è quello di un uomo debole e pieno di paura, pronto a stuprare Elizabeth per assicurarsi il trono. Quali sono state le sue fonti per la creazione del personaggio?
Il lavoro dietro alla creazione di un romanzo storico consiste nel consultare le fonti storiche e creare una storia coinvolgente e credibile su quello che si conosce. Enrico VII ha passato la sua vita in esilio, spesso soggetto a rapimenti e congiure. Da adulto, anche dopo essere diventato Re da anni, è sempre stato pauroso e sospettoso. Sappiamo che ha creato un massiccio sistema spionistico, ed era veloce ad intrappolare le persone che pensava potessero essere colpevoli di disobbedienza o tradimento. I cronisti del tempo e gli storici dopo, lo descrivono come un uomo ansioso e, da vecchio, anche paranoico. Elizabeth ha dato alla luce il loro primo figlio 8 mesi dopo il loro matrimonio, ma venne descritto come un bambino completamente formato e non prematuro. Ho immaginato quindi che il bambino fosse il risultato di un rapporto sessuale avuto senza il consenso della ragazza, che non aveva nessun motivo di fare sesso prima del matrimonio, ma sarebbe stato invece utilissimo ad Enrico per sapere se la sua futura moglie fosse fertile o meno.

Quali sono le sue fonti storiche principali, come quella che racconta il rapporto carnale tra Riccardo III ed Elizabeth di York, oppure quella che vede Anne Beauchamp tenuta prigioniera a Middleham?
Leggo centinaia di libri sull’argomento che potete trovare anche nella bibliografia di “Una regina per due re”.

Qual è la sua coppia preferita nella storia?

Non riesco a smettere di provare affetto ed interesse per Elisabetta I e Robert Dudley, il cui amore è stato una completa costante in una vita drammatica e variegata, oltre che causa di problemi per moltissime persone. E’ sempre stato un amore impossibile in quanto non avrebbero mai potuto sposarsi.

Uno scrittore è sempre geloso della propria storia e dei personaggi che crea. Com’è stato vedere il proprio libro prendere vita sul piccolo schermo? Ed è stato frustrante vedere alcune cose che lei ha scritto, non realizzate per la serie tv?
Certo, il romanzo è come penso che la storia dovrebbe essere raccontata – con tutti i dettagli e le ricerche, ma quando qualcosa passa in un media completamente diverso, come il teatro, il cinema o la televisione, uno deve accettare che la sceneggiatura è un mezzo diverso dal romanzo. Alcune cose devono essere tolte, altre cose diventano più importanti. Ho amato vedere i personaggi prendere vita e ho amato ancor di più sapere che gli spettatori mi chiedevano di loro, pensavano a loro, si mettevano a leggere altri romanzi e anche libri storici per scoprire di più riguardo a queste personalità storiche, in special modo sulle donne.

Ultima domanda dal fan club “The White Queen ITALIA”. Quando verrà messa in onda dalla Starz la serie tratta da “Una principessa per due re”? E il cast di sopravvissuti (Rebecca Ferguson, Amanda Hale, Freya Mavor, Tom McKay, Rupert Graves e Michael Marcus) rimarrà lo stesso?
Stiamo lavorando al momento sulla sceneggiatura e molti dei meravigliosi attori che hanno partecipato a “The White Queen”, i cui personaggi sono sopravvissuti, torneranno a ricoprire i loro ruoli, ovviamente in una versione più vecchia.

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img