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Zaporizhzhia è più pericolosa di Chernobyl: allarme centrale nucleare ucraina ora in mano russa

"La centrale di Zaporizhzhia è così grande che se dovesse capitare qualcosa sarebbe molto peggio di Chernobyl", dice all'ANSA il sindaco della città, Anatolii Kurtiev.

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Nonostante il tepore primaverile e i bambini che giocano con la fontana in piazza Mayakovsky a Zaporizhzhia, città a pochi chilometri dal fronte, la guerra in Ucraina continua. Drammaticamente vicina alla centrale nucleare più grande d’Europa, ora in mano ai russi, la città teme un incidente che potrebbe essere più grave del disastro di Chernobyl, avvenuto 37 anni fa. Il sindaco di Zaporizhzhia, Anatolii Kurtiev, sottolinea la necessità di una rapida controffensiva per liberare l’area attorno alla centrale e garantire il controllo ucraino dell’impianto, che proteggerebbe il mondo da un nuovo disastro. L’Ucraina chiede aiuto agli alleati occidentali, ma finora i russi non si sono dimostrati costruttivi nel dialogo e la situazione rimane rischiosa.

Nonostante tutto, la città cerca di fare la sua parte per la pace. La gente ha imparato a vivere con la guerra, ma aspetta con fiducia la riuscita della controffensiva, perché “un’altra pace per noi è inaccettabile”, sottolinea il vescovo ausiliario di Donetsk, Maksym Ryabukha. In questo momento, la situazione in città è stabile, ma i missili sono a tiro della città e la paura di un attacco è costante. Non si scappa più nei rifugi perché il tempo ha insegnato alla gente a vivere dentro la guerra.

Il Papa si preoccupa della situazione in Ucraina e cerca di creare un equilibrio, ma per chi vive nella zona il ragionamento è molto diverso. La guerra non è stata iniziata e voluta dall’Ucraina, e non c’è alcun ragionamento umano che possa giustificare i russi. La gente sogna un’Ucraina senza guerra, ma al momento la priorità è garantire la sicurezza dell’impianto nucleare e la pace per la città e per il mondo intero.

Intanto, il direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea), Rafael Grossi, si è detto preoccupato per i continui bombardamenti nei pressi della centrale nucleare. “I nostri esperti sul posto hanno riferito di aver sentito detonazioni, a volte suggerendo un intenso bombardamento non lontano dal sito. Sono molto preoccupato per la situazione della centrale”, ha detto Grossi il quale ha aggiunto che continua a impegnarsi per garantire la sicurezza della centrale e di negoziare con Kiev e Mosca.
La società statale russa per l’energia atomica Rosatom afferma di aver condotto consultazioni con una delegazione dell’Aiea per affrontare la situazione a Zaporizhzhia che è la più grande centrale nucleare d’Europa e gestisce sei unità di potenza tuttora funzionanti alla massima potenza ma con sistemi ridotti.

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