Spingere in là, spingere oltre, dare una spinta, un aiuto.
Spingere a persuadere e assecondare.
Quasi nemico del verbo dubitare, indietreggiare, spingere non teme niente.
Conta sulla sua forza, sull’ interperanza che lo caratterizza e che talvolta lo rende sgradito. Se indietreggi non sei un uomo, se i tuoi muscoli non sono abbastanza forti ed evidenziati, non vali niente.
E’ così che si impara a spingere, partendo da una cattiva opinione di noi stessi e degli altri, poco contiamo sulla ragionevolezza dei nostri argomenti, ci hanno suggerito che se un uomo sta sull’ultimo gradino della scala, lo si può spingere nel vuoto, perchè in fondo…un po’ già vi abitava e non gli sembrava sgraditoi.
Peggio per lui che non sa scalare nè volare e per quell’altro che non ha imparato a nuotare.
E per noi ,che non riusciamo a smettere di credere che non serve spingere per arrivare, che con un po’ di tempo a disposizione, si può tentare di giungere alla meta con la dignità in tasca.
E’ vero, siamo tuti stanchi e la calma e la pacatezza paiono avverci abbandonato. Per favore, non spingete ancora, non esagerate con l’idea di essere gli unici al mondo. Li avete sentiti i numeri dei morti dell’ultimo terremoto in Nepal? Oltre i mille ? E che cos’è il numero mille di fronte al nostro diritto di spingere per arrivare primi?
Andreina Corso
27/04/2015
Riproduzione vietata
Potrei lasciarmi andare, spingere le mani verso la discesa, invece lotto, arrampicandomi verso la luce.