A Verona è avvenuto un incontro tra l’amministrazione comunale di Verona e la comunità cinese, contro l’allarmismo da Coronavirus e per una piena collaborazione, anche nell’applicazione del protocollo sanitario.
Per fare il punto della situazione, e raccogliere richieste ed esigenze, il sindaco Federico Sboarina ha ricevuto in municipio il console generale della Repubblica popolare cinese a Milano Wang Huijuan e il presidente dell’associazione principale dei cinesi di Verona Conglian Hu, accompagnati da una delegazione di associati.
Al centro del colloquio le ricadute locali dell’epidemia e la richiesta dell’associazione di avere un supporto nell’auto-quarantena.
La comunità cinese, infatti, per le problematiche legate alle notizie sul virus ha deciso che tutti i connazionali provenienti dalla Cina, anche se in buona salute, una volta arrivati a Verona debbano rimanere in isolamento per 14 giorni, in casa o in una idonea struttura.
Il Comune si è immediatamente fatto parte attiva e il sindaco ha già contattato l’Ulss 9 che ha garantito un supporto per l’applicazione del protocollo di monitoraggio delle persone in quarantena.
Nel caso in cui l’associazione dei cinesi trovasse un luogo idoneo, medici e infermieri seguiranno i soggetti in isolamento.