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Venezia: primo giorno senza alcol da asporto. Le zone della movida tra controlli e pattuglie

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L’ultimo weekend di Venezia in zona gialla si è aperto con un’ordinanza comunale che vieta l’alcol da asporto dopo le 15.
L’obiettivo è dare un taglio agli assembramenti della movida estendendo il divieto anche a rivendite e supermarket.
“Ho detto di no anche a una residente – racconta un biavarol che ha coperto la parete degli alcolici con un nylon”. Ma se uno si fosse mosso con le bottiglie nello zaino? “Penso che il compito di sorvegliare non spetti a noi ma alle Forze dell’Ordine”.
Nastri bicolori, invece, nei supermercati, con un cartello che riassume l’ordinanza.
Ma qual è stata la risposta del pubblico, prevalentemente di giovani, che come di consueto si è riversata in città dal resto della Regione? C’è stata osservanza delle regole o l’ultima occasione di spostarsi fuori comune ha dato luogo ad assembramenti ed evasione?
Alle 16:00

la situazione è tranquilla, con tre militari di guardia sul Ponte di Rialto, un Campo San Giacometto ancora vuoto e una mezza dozzina di persone ai tavoli in Campo Bella Vienna.
Spostandoci in Strada Nuova il traffico è maggiore tra gruppetti di giovani, famiglie e qualche turista straniero, ma i bar sono prevalentemente vuoti.
Le maggiori concentrazioni sono in Fondamenta della Misericordia dove i ristoranti sono pieni.
Ad ogni modo, nessuno staziona con il bicchiere in mano: i commensali consumano seduti controllati a distanza dalle pattuglie di Polizia.
Altri tre militari sono di guardia sul Ponte delle Guglie mentre gruppetti di giovani continuano ad arrivare dalla Stazione.
Alcuni procedono lungo Strada Nuova ma la maggioranza si dirige verso Santa Margherita, altro luogo della “movida”, dove alle 17:00 gli spritz scorrono a fiumi. Tutto rigorosamente al tavolo, senza affollamenti e senza il bisogno di transennare.
Nel frattempo anche Campo Bella Vienna

si è riempito: nella cinquantina di tavoli presenti non si trova un posto libero. Sono tutti giovani, tutti con il bicchiere in mano a godersi l’ultimo weekend prima della “stretta” di lunedì.
Ma cosa pensano i gestori dell’ordinanza? “Per noi non è cambiato nulla – spiega un barista della zona – perché l’asporto non lo facciamo più da un bel po’: abbiamo i tavoli e chi vuole si può accomodare. Ad essere penalizzati sono solo i locali più piccoli: chi non ha posti a sedere ha dovuto chiudere 15”.
E mentre la Polizia Locale si aggira per gli ultimi controlli, scattano le 18:00 e gli esercenti fanno alzare tutti. Dove andranno?
“Di sicuro non qui – conclude il barman – la zona è sorvegliata”.
Ai vigili e agli uomini dell’esercito si aggiungono due carabinieri che verificano che non si creino assembramenti.
Cala così il sipario sulla prima giornata senza alcol da asporto: si attendono i maggiori afflussi di sabato e domenica, le ultime occasioni dei veneti per spostarsi fuori comune prima che il Veneto ritorni arancione.

giovani seduti senza mascherine per spritz rialto foto nino baldan 600

Nino Baldan

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