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Venezia, nuovo sito per i rifiuti risultanti dall’escavo dei canali

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Venezia, nuovo sito per i rifiuti risultanti dall’escavo dei canali. Lo ha annunciato oggi il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche presentandolo come un importante sviluppo nel campo della tutela ambientale lagunare.
Si tratta della designazione di una nuova area, individuata lungo il canale Malamocco-Marghera, per ospitare un nuovo sito di conferimento di sedimenti non riutilizzabili. L’iniziativa è ritenuta un passo significativo nella gestione sostenibile della laguna di Venezia.

L’area designata, con una capacità di 6 milioni di metri cubi, sarà utilizzata per depositare sedimenti provenienti dall’escavo dei canali lagunari e dalla realizzazione degli interventi commissariali. Questo progetto, approvato in due fasi indipendenti di 3 milioni di metri cubi ciascuna, mira a garantire il ripristino ambientale di una parte del sito mentre si procede al riempimento dell’altra metà. Questo approccio permetterà di minimizzare l’impatto ambientale durante il processo di realizzazione.

Il presidente dell’Autorità Portuale, Fulvio Lino Di Blasio, ha dichiarato: “Questo progetto è una pietra miliare nella nostra missione di preservare la laguna di Venezia e promuovere la sostenibilità ambientale. I costi previsti per la prima fase funzionale ammontano a 17 milioni di euro, mentre l’intero intervento richiederà un investimento totale di 31 milioni di euro. Siamo felici di annunciare che le prime risorse necessarie sono già disponibili grazie ai finanziamenti garantiti al commissario crociere”.

La prossima tappa cruciale in questo processo sarà la pubblicazione di un bando nella Gazzetta Ufficiale, programmata per oggi. Questo passo consentirà la definizione di un progetto completo per l’intero sito, con l’approvazione anche da parte delle autorità ambientali competenti. Una volta completata questa fase, si procederà direttamente alla realizzazione del primo stralcio, segnando un significativo progresso nella creazione di un ambiente più sostenibile per la laguna di Venezia.

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4 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Da quel che ho letto ,scritto su un social da un signore che pareva più che competente , l’asporto dei fanghi dei rii fatti a umido ( cioè senza chiudere e svuotarli) è molto dannoso e pericoloso per la staticità delle case e delle fondamenta. Oltretutto i fanghi , prima di essere gettati in altro loco , dovrebbero per legge essere decontaminati.
    Vediamo comunque il progetto se è quando sarà disponibile

  2. Creare un’isola dove non è mai esistita viene proclamato intervento di gestione sostenibile e ripristino ambientale???
    Un’isola di fango tox ripristino ambientale???
    Sperando nei passaggi VIA e VAS ancora da effettuare (ma ci credo poco), spero abbiano effettuato indagini sulle economie presenti e sulle deviazioni idrodinamiche dei flussi di marea (ma ci credo ancor meno).
    Un altro mattone sulla laguna a favore di un turismo esasperato e di scarsissima qualità.

  3. Ottima notizia, la laguna sud verrà contaminata con 6 milioni di metri cubi di fanghi contaminati per consentire lo scavo ulteriore del canale dei petroli. Complimenti per la sostenibilità ambientale!

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