La Guardia di finanza di Venezia nell’ambito di una serie di controlli sugli autobus utilizzati per il trasporto dei turisti diretti nel centro storico lagunare ha portato ad elevare sanzioni per 40mila euro.
I controlli della Finanza eseguiti nelle ultime settimane hanno permesso di accertare 26 violazioni alla disciplina sul trasporto di persone con le sanzioni immediatamente versate dai trasgressori.
I bus turistici che trasportavano visitatori a Venezia hanno commesso svariate tipologie di irregolarità: mancata precisazione nei documenti di viaggio della città di Venezia quale luogo di destinazione, indicazione di un numero di passeggeri inferiore al reale, omessa comunicazione al Ministero del Lavoro da parte delle aziende estere dell’effettuazione di trasporti di turisti interamente all’interno del territorio italiano.
Gli autisti verbalizzati sono di nazionalità polacca, ucraina, romena e ungherese e curavano, per lo più, il trasporto di turisti di origine orientale.
La Guardia di finanza esegue questo genere di controlli in specifiche aree di sosta, per lo più poste alla periferia di Mestre e Marghera, dove gli autobus si concentrano in attesa del rientro dei turisti dalla visita della città storica.
Il ‘Contributo di Accesso’ (Tassa di Sbarco) si aggiungerà a partire dal 2020 alle verifiche da effettuare ma essa sarà competenza del Comune di Venezia.