IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

sabato 27 Aprile 2024
16.1 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGEVeneziaVenezia, barbacane crolla da Palazzo Labia: chiusa fondamenta
Questa notizia si trova quiVeneziaVenezia, barbacane crolla da Palazzo Labia: chiusa fondamenta

Venezia, barbacane crolla da Palazzo Labia: chiusa fondamenta

pubblicità

Un tonfo sordo a Venezia. L’occhio che corre al suolo e ci si accorge di frantumi di una pietra di circa 10 kg precipitata dall’alto. Si tratta Un barbacan in pietra d’Istria di palazzo Labia che si è staccato ieri mattina, piombando sulla fondamenta. Sospettate per l’incidente le avverse condizioni meteo di queste ore. L’antica struttura di pietra, il barbacane, con un peso di oltre dieci chili è crollato da Palazzo Labia, causando la chiusura temporanea della fondamenta. Fortunatamente nessuno passava sotto in quel momento, dunque non ci sono stati feriti.

L’incidente, avvenuto a causa delle incessanti e violente piogge che hanno colpito la regione, solleva preoccupazioni per la conservazione del patrimonio storico di Venezia. Il barbacane, realizzato in pregiata pietra d’Istria, era già in uno stato di deterioramento avanzato a causa dell’usura del tempo, ma le piogge torrenziali delle ultime ore hanno rappresentato la spinta finale per il crollo. Gli agenti della Polizia locale e i tecnici del Comune sono state allertate immediatamente dopo il cedimento, e un cordone di sicurezza è stato istituito per garantire la protezione dei cittadini e dei turisti nella zona interessata.

Palazzo Labia, una delle perle architettoniche di Venezia, è noto per la sua bellezza e la sua importanza storica. L’incidente ripropone il tema della necessità di preservare e proteggere il ricco patrimonio culturale della città.

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

12 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Bhè dai.
    Le antiche mura seguono ancora la tradizione iniziata dai loro costruttori.
    “Abbia o non l’abbia, sempre Labia”
    Speriamo che ci siano ancora le reti in canale che raccoglievano l’argenteria.

    Solo i veneziani, quelli veri non quelli mascherati, hanno capito cosa intendevo

  2. E’ ormai dall’880 cento che vendono il c***o per una ciliega, adesso si accorgono che Venezia non è più dei veneziani, meglio tenere i palazzi chiusi con obbligo di restauro a carico del proprietario, in caso di rifiuto esproprio per pubblica utilità, la Serenissima non avrebbe mai permesso questo scempio ambientale. Shylock the first

  3. Oramai è dall’800 che gli stranieri si comperano i palazzi di quel che fu la nobiltà veneziana ….Non credo che vi sia oggi un veneziano che possa comperare un palazzo e poi mantenerlo …
    benvengano quindi gli stranieri che possono farlo , naturalmente rispettando i vincoli e mantenendo sicuri muri e barbacani disgregati ormai da decenni di inquinamento .
    Ci vorrebbe un monitoraggio su tutta Venezia e obbligare a mettere in sicurezza tutto quello che è pericolante e pericoloso per chi ci passa sotto

  4. Signor.Sergio T, sapendo benissimo che saranno pochi i veneziani che avranno questa possibilità i palazzi resteranno patrimonio di Venezia con obbligo di restauro da parte della Sopriintendenza, con divieto di nuove aperture soprattutto per nuovi alberghi o ristoranti stellati, come dice bene Lei per 40-45 mila residenti non abbiamo bisogno di altro, se non rinforzare l’esistente, licenze solo per negozi di vicinato, eliminare La legge Bersani n. 248 del 2006 che ha liberalizzato il commercio abolendo le licenze di autorizzazione all’apertura degli esercizi commerciali. Shylock the first

  5. Non si può vendere Venezia agli stranieri.
    L’imprenditore parigino si compra Palazzo Malipiero
    Lo storico fabbricato sul Canal Grande sarà polo d’arte internazionale. A vendere al filatropo dei Tre Oci è stata l’ex moglie di De Michelis. Shylock the first

  6. Adesso è colpa della pioggia….abbiamo avuto un morto in centro storico anni fa’ per questo. Visto che siamo sotto la protezione dell’UNESCO un monitoraggio delle condizioni delle bellezze architettoniche e di quelle non non belle è doveroso. Siamo alle solite… costa troppo fare le cose BUONE, buttarli quando non servono a niente, subito al lavoro. Ma poi chi è questo UNESCO e a cosa dovrebbe servire?

  7. Si obblighi i proprietari a restaurare i palazzi, se non lo fanno si requisisca l’immobile, e si restauri con il superbonus del 110 per cento voluto dal defunto Conte, e poi lo si rivenda al pubblico, ma solo a veneziani residenti in città, niente francesi o campagnoli Shylock the first

    • ma lei crede sig. shylock che tra i 40-45mila residenti veneziani ci sia chi ha la disponibilità per comprare un palazzo. ..? In un solo caso: sono finti veneziani che hanno l’impresa che compra appartamenti e affitta, così avremo un altro albergo..

      • Esatto, è cronaca di questi giorni che Palazzo Malipiero a S. Samuele è stato venduto ad un acquirente francese. Ci sono molti palazzi ed edifici di proprietà di banche, fondazioni che sono sempre dei politici, aggiungiamo le proprietà pubbliche Regione e Comune e del Clero, praticamente tutta una famiglia e: – chi in parentela no furega, in paradiso no navega. Che anche facciano le leggi che già ci sono, fatta la legge trovato l’inganno. Il palazzo situato in campo S. Maria Formosa diventato un albergo ha una storia precedente di abbandono, pare che fosse di proprietà della vedova giapponese di un americano, la quale pur ammonita dal Comune sembra abbia pagato multe per anni proprio per lo stato di abbandono del palazzo, finché non è arrivato il nuovo acquirente. Questo è quello che si è raccontato al tempo. Per come la vedo io, auspicherei ad un obbligo al monitoraggio delle condizioni fisiche di tutto la città, chiese, ponti, palazzi, credo resterà una chimera. È la prevenzione la soluzione ai pericoli, prevederli prima che succedano.

    • Ovviamente, manco a dirlo, il commento più stuxpidx di chi poteva essere? Ma di chi se non di lui, l’oramai barzelletta vivente SCILOC THE FIRST. Il personaggio in grado di scrivere solo …

      gentile signore, la preghiamo di usare lo spazio dei commenti per arricchire la discussione, a beneficio di tutti i lettori e della ricchezza dei contenuti. Gli attacchi personali esulano dalle intenzioni di questa piccola comunità, che invece è interessata alla sua pregevole opinione sui fatti che accadono e sugli articoli che pubblichiamo. Grazie. La Redazione.

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img