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Venerdì 20 Maggio scuole chiuse: sciopero nazionale degli insegnanti

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Venerdì 20 Maggio: sciopero nazionale degli insegnanti
Uno sciopero per ridar voce ai bisogni del mondo della scuola. L’anno scolastico sta per finire, ma i problemi che affliggono la scuola e che pesano su studenti, insegnanti, personale Ata e ausiliario ritornano nelle piazze italiane, con cortei e iniziative volti a denunciarne le carenze e a modificare lo stato attuale.

Sembra non essere giudicata una Buona Scuola, quella sancita dalla legge 107 e CGIL,CIS,UIL e Snas, hanno proclamato lo sciopero in tutte le scuole di ogni ordine e grado.

La manifestazione regionale, che interessa circa 600mila studenti, si terrà a Venezia e i partecipanti, circa 1600, si incontreranno a Piazzale Roma alle 9e30, attraverseranno Campo San Geremia, e la Lista di Spagna per avviarsi a Riva di Biasio, dove è previsto un incontro, nella sede dell’Ufficio scolastico regionale, con la dirigente Daniela Beltrame.

I sindacati interpretano le esigenze tante volte evidenziate dai lavoratori, ma mai prese nella giusta considerazione. Ora vorrebbero risposte chiare rispetto il mancato rinnovo del contratto nazionale, scaduto sette anni fa, chiedono nuovamente un’attenzione verso i problemi degli alunni, della didattica, delle classi con un numero eccessivo di studenti, di quell’ambito educativo che i tagli economici hanno penalizzato.

Non ultimi, la condizione economica dei docenti, che guadagnano meno della metà dei loro colleghi europei, i problemi irrisolti del precariato, la necessità di difendere la scuola pubblica, di garantire un buon servizio ai bambini e agli adolescenti. Molto criticata anche la facoltà dei presidi di provvedere direttamente alle assunzioni dei docenti, lo scarso guadagno del personale amministrativo e ausiliario.

Ne è scaturita di conseguenza la nascita di un referendum che punterà sull’abrogazione dei punti più inadeguati del provvedimento, che a giudizio degli insegnanti, non contribuiscono a migliorare l’ambito dell’istruzione scolastica e dimostrano che la legge presenta tante lacune e modifiche insufficienti per porre l’aggettivo Buona al nome Scuola.

Andreina Corso | 14/05/2016 | (Photo d’archive) | [cod scuoscio]

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