Diego Bottacin, capogruppo di Verso Nord ed esponente di Scelta Civica, commenta negativamente l’introduzione del nuovo orario dei vaporetti a Venezia: «I disagi sofferti ieri da migliaia di utenti, lavoratori, studenti e turisti – colpevoli solo di voler utilizzare i mezzi pubblici – sono il riflesso di una gestione monopolista, caratterizzata da sprechi, inefficienze e incapace di fornire servizi a dispetto dei costi abnormi».
Fino a quando, precisa il consigliere, «non si crea un mercato dei servizi pubblici locali e la loro gestione è affidata all’affiliazione politica senza alcun confronto competitivo tra diversi soggetti e modelli di gestione, non è legittimo attendersi alcun miglioramento, né sul fronte dei conti, né sulla qualità del servizio».
L’azienda di trasporto pubblico veneziana, ricorda Bottacin, «ha il monopolio del trasporto pubblico locale sulla navigazione. Da anni, Actv fa di tutto per impedire l’ingresso di nuovi soggetti nel mercato, non solo per la parte di tpl, ma anche nelle corse turistiche. Con quasi 2.800 dipendenti, Actv nel 2011 ha assorbito da sola il 58,6 per cento delle risorse messe a disposizione dalla Regione per il trasporto pubblico urbano di tutto il Veneto. Vale a dire oltre 78 milioni di euro su 133. Nonostante questi costi abnormi e diverse sacche di inefficienza su cui intervenire, Actv ha deciso di tagliare il servizio e non i propri costi di apparato».
Da ieri i vaporetti in circolazione sulle linee 1 e 2 sono un sesto in meno rispetto all’orario estivo e migliaia di persone hanno dovuto raggiungere la propria destinazione a piedi.
[05/11/2013]
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