IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

sabato 27 Aprile 2024
10.5 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGEvaccinati vs non vaccinatiVaccinati e non vaccinati in rianimazione: ecco le percentuali reali
Questa notizia si trova quivaccinati vs non vaccinatiVaccinati e non vaccinati in rianimazione: ecco le percentuali reali

Vaccinati e non vaccinati in rianimazione: ecco le percentuali reali

pubblicità

Vaccinati e non vaccinati in rianimazione: ecco le percentuali reali. La rilevazione è quanto di più ufficiale ci possa essere dato che proviene dalla Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere.

La percentuale di non vaccinati presenti nelle rianimazioni dei 16 ospedali sentinella è del 74%.
Nella settimana 7-14 dicembre sono cresciuti sia i pazienti con ciclo vaccinale completo sia non vaccinati per un incremento complessivo del 17%.

I vaccinati in rianimazione hanno in media 70 anni e nell’80% dei casi sono affetti da altre patologie.

Tra i no vax, invece, solo il 52% ha comorbidità e l’età media scende a 64 anni.

“Urgente la 3/a dose per i fragili a 28 giorni”, raccomanda Fiaso. Per le ospedalizzazioni generali lieve decelerazione della crescita.

In 7 giorni, secondo la rilevazione del 14 dicembre nei 16 ospedali sentinella, si legge nel nuovo rapporto, “l’incremento delle ospedalizzazioni per Covid è stato pari all’8% con una lieve decelerazione rispetto al 7 dicembre”.

Crescono anche i ricoverati in Terapia intensiva del 17%, un dato atteso sulla base dell’andamento dei ricoveri nelle settimane precedenti: i pazienti che arrivano in Rianimazione lo fanno di solito dopo 5-6 giorni di ricovero in altri reparti.

L’aumento si concentra soprattutto tra i pazienti affetti da gravi patologie che, vaccinati da oltre 4 mesi, non hanno ancora ricevuto la terza dose.

Tra i ricoverati nei reparti ordinari i pazienti vaccinati hanno in media 74 anni e nel 79% dei casi sono soggetti fragili con comorbidità.
Mentre i non vaccinati sono in media più giovani, circa 65 anni, e solo la metà di loro è affetta da patologie.

“Il 50% dei pazienti Covid non vaccinati dunque – sottolinea Fiaso – è costituito da persone in buona salute”.

Per quanto riguarda il focus sulle terapie intensive, invece, l’incremento dei vaccinati – rileva la Fiaso – è da attribuire quasi esclusivamente a pazienti fragili a cui è stato somministrato il vaccino con doppia dose da oltre 4 mesi e che non ha ancora ricevuto la terza dose.

In una settimana, infatti, in Rianimazione sono aumentati del 45% i soggetti vaccinati: tutti vaccinati da più di 4 mesi e per l’80% affetti da altre malattie.

“Il report dell’ultima settimana degli ospedali sentinella evidenzia la necessità e l’urgenza della terza dose per i pazienti fragili, ad oggi una priorità assoluta se vogliamo controllare le terapie intensive – commenta il presidente di Fiaso Giovanni Migliore – i dati ci dicono infatti che i vaccinati in Rianimazione, sia pur una minoranza rispetto al totale, sono quasi tutti pazienti fragili che non hanno ancora avuto accesso alla dose addizionale necessaria a completare il ciclo vaccinale per chi soffre di altre patologie. È opportuno ricordare che per i soggetti estremamente vulnerabili la dose addizionale è raccomandata anche a distanza di 28 giorni dalla seconda dose e non è necessario aspettare i 5 mesi”.

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img