IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

sabato 27 Aprile 2024
16.1 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGELETTERE AL GIORNALE"Una lettera diversa, non su quanto sono cattivi/buoni/sfigati i veneziani..."
Questa notizia si trova quiLETTERE AL GIORNALE"Una lettera diversa, non su quanto sono cattivi/buoni/sfigati i veneziani..."

“Una lettera diversa, non su quanto sono cattivi/buoni/sfigati i veneziani…”

"Vorrei scrivere una lettera un po' diversa, una riflessione sul contenitore di Venezia, cioè il mondo, magari aiuta a capire la città..."

pubblicità

Vorrei scrivere una lettera un po’ diversa, una riflessione non su Venezia e su quanto sono cattivi/buoni/fortunati/sfigati i veneziani, una riflessione sul contenitore di Venezia, cioè il mondo, magari aiuta a capire la città.

Vediamo un po’, vediamo se tanti morti hanno almeno avuto l’effetto di permettere la libera espressione dopo anni di politically correct utilizzato per coprire l’estrema incapacità “della classe dirigente” e per fare passare come verità, con l’aiuto di “testimonial a la page” e slogan, delle bugie sciocche.

Ai tempi del signor presidente americano premiato da un nobel anticipato, l’élite dei migliori (l’internazionale socialista) promosse un primo esperimento sociale a livello mondiale, sollecitare sommosse contro i leader dei paesi arabi attraverso i social network, ottenendo le cosiddette “primavere arabe”.

Questo primo esperimento sociale ebbe un discreto successo, i puzzosi dittatori vennero rimossi e la pace regnò sovrana…..nei sogni degli amici degli amici, in realtà si scambiarono governi assolutistici con quelli di stampo radical religioso e/o con quelli dei signori della guerra (ovvero gruppi terroristici).

L’effetto delle primavere arabe è stato quello di rintuzzare le migrazioni, accolte sempre dai componenti del futuro “governo dei migliori” come un’ottima occasione per migliorare il mondo….il loro, cioè fare soldi, pardon, carità, sulla pelle di derelitti e soddisfare i loro sogni ideologici.

Era il momento di tale illuminata presidente della camera coniatrice della definizione “La presidenta” e stupidaggini analoghe (ora finite nel lessico giornalistico grazie ad un accordo sindacale cui i giornalisti italiani sono attaccati come i bambini alla mammella di mamma giusto per dimostrare che sì loro sono così, più avanti negli altri….negli errori di contesto scritto). Tale presidente (il presidente è figura giuridica ascritta a costituzione e quindi neutra, si dice il presidente), disse anche che quegli scampati erano risorsa per aiutare gli italiani che, poverelli, erano anziani e bisognava pagargli la pensione.

Ora, una di quelle risorse, che ha passato la trafila di quelle risorse, ovvero galera in patria, uscita di galera, barcone, arrivo in Italia, espulsione, salvataggio di giudice italiano, residenza a Bologna (la rossa Bologna), residenza in vari paesi europei, residenza a Bruxelles (dove c’è un quartiere dove vige la sharia e la polizia non entra), qualche giorno fa ha ammazzato due persone con un Kalashnikov, che non è un cellulare della Apple, nemmeno della Samsung, è un fucile da combattimento.

Dopodiché la amata risorsa dei migliori non è scappata, che so, in patria o si è data alla clandestinità, no è andata al bar, a farsi la colazione, dove le forze dell’ordine l’hanno,
accoppata.

Uscito il lancio di agenzia sulla morte di tale enorme occasione per noi occidentali un po’ bastardi, prima della ricostruzione della sua vita, i migliori tra i migliori hanno provato a sprimacciare un po’ le palpebre borbottando una lieve protesta. Probabilmente i migliori avranno pensato che magari sia vero, che quell’uomo è stato un po’ birbante, ma sicuramente era colpa della cattiva società, la stessa che costringe il povero magrebino a rubare nelle strade veneziane. Già si affilavano i posti sui blogghe degli illuminati, già si preparavano colte riflessioni per le lezioni dei licei, da porre magari tra una lettera di Gramsci e una lezione sulla liquidità del sesso e sulla possibilità di sentirsi una sedia e di cambiare il proprio pronome in “albero”.

Poi è uscita la biografia del disgraziato e subito si è visto l’effetto “FISCHIETTAMENTO TATTICO”, ovvero far finta di niente, non commentare sereni, la stessa tecnica usata dopo l’enorme successo del secondo esperimento sociale che i migliori hanno tentato, tale Covid 2019.

La morale? Dobbiamo essere molto attenti non solo a chi votiamo, ma anche a chi diamo solo l’impressione di dare retta. In un mondo dominato dai social network e dalle regole markettare, il click sulla pagina Fessubuk o la letturine dell’articolino report spia hanno un peso. Dobbiamo imparare dai migliori, l’oblio è la miglior arma. Ci vorrà tempo, ma magari tra 10 anni i furti per strada, qui a Venezia, saranno tornati ai livelli degli anni 90.

Sicuramente gli ultimi giorni ci hanno dato un’immagine, quella del “Re nudo”, ovvero l’élite progressista illuminata a luce cruda che ci mostra tutta la sua regnante, imperante, superiore incapacità persino nell’essere connessa alla realtà.

lettera firmata

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

6 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Hai sottolineato l’importanza di essere attenti a chi votiamo e a chi diamo la nostra attenzione. Questo è un punto molto importante. In un mondo dominato da molte voci e opinioni diverse, è fondamentale essere informati e fare scelte consapevoli.

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img